“La nostra sfida oggi è non è tanto di aumentare il numero di donatori, quanto di abbassare l’età media dei nostri associati”. E’ l’appello lanciato da Giancarlo Civiero, presidente regionale dell’Avis oggi, martedì 14 giugno, in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue. Nel 2010, infatti, la Valle d’Aosta ha potuto contare su 3.679 donatori di sangue, ben 1034 in più rispetto al 2005, ma l’età media si attesta sui 42 anni. “E’ necessario puntare sul ricambio – ha aggiunto Civiero – se si vuole avere una prospettiva solida come quella attuale”.
Con le sue quasi 9mila donazioni totali la Valle d’Aosta si assicura infatti l’autosufficienza e, anzi, offre le proprie scorte per il resto d’Italia. “Stiamo aggiornando i requisiti minimi per le attività di donazione – ha annunciato Pierluigi Berti, responsabile del servizio di medicina trasfusionale dell’ospedale Parini – per mantenere alto lo standard di qualità”. “In collaborazione con le associazioni di volontariato – ha aggiunto l’assessore alla sanità Albert Lanièce – stiamo lavorando a un nuovo piano sangue regionale per mantenere l’autosufficienza e gettare le basi per il futuro”.