Una situazione stabile per l’economia valdostana, quella disegnata da Confindustria Valle d’Aosta che ha diffuso nei giorni scorsi la consueta indagine di previsione per il prossimo trimestre.
I segnali più incoraggianti arrivano dal settore metalmeccanico, mentre l’affanno emerge per le imprese di produzione di beni e servizi che operano nel settore edile. Nel tessuto produttivo valdostano, però, c’è un ottimismo più diffuso per la produzione e per il grado di utilizzo degli impianti. E sale la propensione ad investire.
Le ombre però si profilano su altri fronti, perché diminuisce sensibilmente l’ottimismo degli imprenditori valdostani riguardo ai nuovi ordini (-10%) e alle previsioni export (-15%).
Si mantiene costante la media delle imprese che ha necessità di manodopera qualificata e specializzata, aumenta la richiesta di personale nel settore dell’amministrazione e finanza (elevata qualificazione) e nell’area produzione e ricerca (media qualificazione). ?Sono anni che lamentiamo la mancanza di figure professionali qualificate – dichiara Giuseppe Bordon, presidente di Confindustria Valle d’Aosta – ma questo non accade solo in Valle?.
Per Bordon, negli anni si è persa la tendenza alla formazione qualificata in campo industriale, e questo fa mancare alcune figure chiave nel settore della produzione.