"La Regione ha scelto di non cogliere l’occasione che le Associazioni ambientaliste avevano offerto, e ora gli agricoltori rischiano di pagare questa inspiegabile marcia indietro." Cosi in una nota Legambiente Valle d’Aosta commenta la scelta delal Regione di "tirare dritto" sul piano di contenimento delle ghiandaie.
L’associazione in una nota si dice sconcertata e rammarica per la decisione della Regione di "non prosecuire il tavolo di confronto che in autunno l’Assessorato Regionale aveva promosso (e promesso) per la ricerca di soluzioni alternative. La prima riunione aveva visto protagonisti oltre ai rappresentanti delle Associazioni e della Regione, anche quelli dei cacciatori e dei melicoltori. Lo scopo era di arrivare ad una sperimentazione di metodi diversi, per testarne la validità nel contenere i danni ai meleti."
Secondo Legambiente "a pagare l’inerzia della Regione, oltre a questi uccelli, rischiano di essere proprio gli operatori del settore. Infatti per iniziativa di alcuni utenti dei social network, è ripartita in questi giorni una campagna di boicottaggio delle mele valdostane, che già lo scorso autunno aveva provocato danni commerciali, oltre che di immagine all’intera Valle d’Aosta."