Il parco del Gran Paradiso oggi ha una sede legale a Torino e una amministrativa ad Aosta. Nella primavera scorsa, alcuni cittadini si sono fatti promotori di una raccolta firme per chiedere di spostare la sede del Parco nel paese di Valsavarenche, "unico paese del territorio valdostano inserito nella sua totalità all’interno dei confini dell’area protetta". Nei giorni scorsi la raccolta firme, sottoscritta da 1266 cittadini valdostani e turisti è stata consegnata alla Presidenza della Regione, del Consiglio, ai parlamentari valdostani, al Presidente del Parco e al Sindaco di Valsavarenche.
"La legge nazionale in materia di Parchi prevede che la sede delle aree protette sia dislocata all’interno delle stesse. – dicono i membri del comitato organizzatore – E’ una legge dei primi anni Novanta che noi chiediamo venga applicata nei suoi principi a dispetto della deroga votata dal Parlamento il 27 dicembre del 2002 nell’ambito della Finanziaria 2003".
Secondo i promotori della petizione – Adriano Chabod, Pino Dupont, Claudio Vicari, Guido Favre e Giuseppino Bich – la sede del Parco a Valsavarenche "aiuterebbe non poco l’economia del nostro paese. Lo spopolamento della montagna non è chiaramente un problema solo nostro, ma è evidente che un risorsa del genere potrebbe avere un impulso positivo sul tessuto sociale del nostro paese».
Inoltre spiega il Comitato promotore "negli anni la Valsavarenche ha dato tanto al Parco Nazionale del Gran Paradiso e forse non è stata ripagata con la stessa moneta. Non non abbiamo mai detto “no” al Parco, ma più volte abbiamo contestato la gestione dell’Ente, che spesso e volentieri ha messo ha marginalizzato le necessità degli abitanti del Parco. Avere la sede dell’area protetta sul nostro territorio sarebbe, a nostro avviso, un atout straordinario per la nostra vallata, che potrebbe vivere a pieno la sua centralità rispetto all’area protetta".
Nei prossimi giorni la petizione verrà inviata anche al presidente della Regione Piemonte Roberto Cota e al presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Valerio Cattaneo.