‘Il medico di famiglia più vicino a casa’
Rendere il medico di base il più vicino possibile a casa. E’ questo il senso dell’accorso siglato, lunedì scorso, fra l’assessorato alla sanità e la Federazione dei medici di famiglia.
Un protocollo che consentirà di inserire questa figura all’interno delle equipe territoriali integrate di montagna. Si è concordato non solo di mantenere l’attività ambulatoriale attualmente svolta anche nei piccoli comuni, ma di potenziare questa attività nei comuni della cintura di Aosta e della collina di Aosta, soprattutto per venire incontro alle esigenze delle persone anziane.
Altro aspetto peculiare dell’accordo riguarda l’associazionismo dei medici secondo due possibili tipologie: in studi separati oppure in un’unica sede comprendente più studi, comunque collegati attraverso una rete informatica.
In questo modo, il medico non è più il singolo professionista, ma diventa uno dei referenti di una più ampia platea di assistiti, dei quali possiede, condividendoli, tutti i dati necessari per lo svolgimento del proprio lavoro. Dal canto suo, l’assistito in carico ad un medico che si è associato ad altri colleghi, per tutte le prestazioni e le prescrizioni del medico di famiglia potrà usufruire di un più ampio orario di apertura degli ambulatori.
Con questo accordo, il medico sarà rintracciabile telefonicamente dalle ore 8 alle ore 14 di tutti i giorni, escluso il sabato (in cui la reperibilità è limitata alla fascia oraria dalle 8 alle 10), per dare risposte a problemi di salute che altrimenti confluirebbero, spesso anche in modo improprio, al pronto soccorso.