Sono cominciati in mattinata i lavori del Consiglio regionale con l’analisi del voto degli scorsi 9 e 10 aprile. La prima seduta dopo il voto elettorale verificherà l’unità del Consiglio. Per Roberto Nicco e Carlo Perrin, rispettivamente neo deputato e neo senatore, si tratta dell’ultimo appuntamento in veste di consiglieri.
Il capogruppo dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, Dina Squarzino, ha evidenziato soddisfazione per il risultato elettorale aggiungendo che “si tratta di un risultato che ha disconosciuto un sistema di potere, e riteniamo che il Presidente Caveri, per le sue dichiarazioni nella campagna elettorale e per l’impegno profuso con il suo ruolo istituzionale, debba presentare le dimissioni.”
Il capogruppo della Gauche Valdôtaine-DS-PSE, Giovanni Sandri, dopo un excursus sulle vicende pre-elettorali e sugli accordi presi ha sottolineato che “ La risposta è stata precisa: il nuovo progetto è stato cancellato dagli elettori. Il risultato non è discutibile e questa giunta non rappresenta neppure un terzo dell’elettorato valdostano. La gente vuole voltare pagina.”
Ha preso la parola il neo senatore Carlo Perrin “la volontà popolare mi ha conferito un ruolo importante e insieme al collega Nicco saremo attenti alle esigenze della popolazione. Le analisi del dopo voto e le conseguenze dovranno arrivare dalle forze politiche e questa Assemblea deve essere sovrana nelle decisioni.
Bisogna avere il coraggio di prendere atto della situazione: il segnale dato dalla popolazione è forte e reclama il cambiamento e la necessità di garantire una democrazia effettiva.”
Ha fatto seguito l’intervento di Roberto Nicco, che dopo aver annunciato di iscriversi al gruppo misto nella componente delle minoranze etniche e linguistiche, ha precisato come l’intenzione, una volta a Roma, sia quella di “operare cercando sempre il confronto con le parti interessate per individuare insieme le risposte più soddisfacenti per la Valle d’Aosta e il Consiglio sarà il punto di riferimento per questo tipo di lavoro. Al governo regionale offriamo la più leale e piena collaborazione, a cui auspichiamo un reciproco comportamento.”
Per Dario Frassy della Casa delle Libertà “il risultato sollecita una serie di valutazioni e riflessioni in chiave regionale. L’elettorato valdostano, con anni di ritardo, si è espresso chiaramente e ha bocciato la politica “ni droite ni gauche” dell’Union Valdôtaine. Una scelta che ha premiato anche il centrodestra: un elettore su quattro ha votato per la nostra proposta, quindi non possiamo che essere soddisfatti? aggiungendo ?di voler capire quale è il ruolo ?di tanti colleghi che sono unionisti e che vengono chiamati “dissidenti“.
La parola è passata poi ai consiglieri di maggioranza. Per la Fédération Autonomiste, Claudio Lavoyer, ha preso atto del risultato elettorale negativo “Questa maggioranza è nata non solo per sostenere la lista Vallée d’Aoste, ma per dare un progetto a questa regione. La vittoria di Perrin e Nicco non è il risultato di una strategia convincente? ha quindi espresso la piena e totale contrarietà verso l’ipotesi di elezioni anticipate?.
Guido Cesal dell’Union Valdôtaine ha parlato di momento di riflessione “ Si tratta di una situazione complicata, piuttosto confusa. Tutti i consiglieri hanno confermato di sostenere questo governo regionale con lealtà fino al prossimo congresso dell’Union Valdôtaine di giugno. Le ipotesi sul futuro di questa maggioranza sono ancora aperte?.
Marco Viérin, della Stella Alpina, dopo gli auguri di buon lavoro ai neo eletti parlamentari ha voluto sottolineare che “rimane l’amarezza di non essere riusciti a spiegare alla gente il nostro progetto? aggiungendo che “Questo voto non può essere il giudizio verso questa maggioranza, a un solo mese dal suo avvio.
“Questa maggioranza rimane al suo posto fino al 2008 – ha affermato il Presidente Luciano Caveri – Siamo contrari alle elezioni anticipate perché l’idea di un commissario che governi la Valle non è molto autonomistica. Non abbiamo avuto la capacità di comprendere che c’erano dei malumori e per questo io e la maggioranza ci assumiamo tutte le responsabilità. Ogni elezione ha la sua storia. Il lavoro da compiere non sarà facile, ma il governo regionale rimane al suo posto.“
L’unità della maggioranza è poi tutta da verificare dato che altri consiglieri in forza nella maggioranza attuale composta da Union Valdotaine, Fédération autonomiste e Stella Alpina, hanno preso le distanze dall’attuale dirigenza. Tra i temi di questo Consiglio regionale il Piano regionale per la Salute, l’acquisizione della Caserma Testa Fochi, e la situazione della Tecnomec.