In Valle vengono recuperate, ogni anno, circa 500 tonnellate di oli lubrificanti. “Un buon risultato – ha affermato il presidente del Consorzio nazionale degli oli usati, Paolo Tomasi – è il trend è in continua crescita”. I dati sono emersi oggi, lunedì 5 maggio, nell’ambito della campagna educativa itinerante che ha visto ad Aosta, in piazza Chanoux, la cinquantesima tappa di un tour che toccherà tutte le province italiane.
“Per aumentare le quantità raccolte – spiega l’assessore all’ambiente del Comune di Aosta, Delio Donzel – prevediamo di istituire dei punti di raccolta nelle isole ecologichedel capoluogo con l’obiettivo di recuperare i rifiuti anche di chi cambia l’olio della macchina o del trattore da solo”.
A livello regionale, presso il centro Valeco di Brissogne, già dal 1998 è attivo un servizio di raccolta per i privati: “Oltre a quanto fatto fino ad oggi – ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Cerise – apriremo certamente una sinergia con il comune di Aosta, per estendere eventuali nuovi servizi a tutto il territorio valdostano”. “Senza seguire la demagogia di chi proclama ‘rifiuti zero’ – ha affermato il presidente della Regione, Luciano Caveri – dobbiamo puntare su forme sempre più determinate di riciclaggio”.
In Italia è obbligatoria la raccolta degli oli esausti già dal 1940 e, oggi, si ricicla l’83% di quanto viene raccolto: un’attività che consente di risparmiare ogni anno circa 100 milioni di euro sull’importazione di petrolio.