La strada che uccide al centro del terzo incontro del Percorso della Legalità

Presente questa mattina al Giacosa di Aosta Giordano Biserni, presidente dell'associazione sostenitori e amici della polizia, Asaps. Accanto a lui anche Roberto Miozzi e Piera Lavorgna, due genitori appartementi all'associazione parenti vittime.
Massimo Denarier e Giovanni Biserni
Società

“La vita è un brivido che vola via”, è parafrasando una celebre canzone di Vasco Rossi che Giordano Biserni, presidente dell’associazione sostenitori e amici della polizia, Asaps, si è rivolto ai 350 ragazzi delle scuole superiori, per parlare degli incidenti stradali.

L’incontro, che fa parte del percoso alla legalità promosso dall’Assessorato regionale all’istruzione e dal Sap, si è tenuto questa mattina al teatro Giacosa di Aosta. Sul palco, oltre a Biserni, anche Roberto Miozzi e Piera Lavorgna, due genitori appartementi all’associazione parenti vittime, che hanno perso i figli in drammatici incidenti stradali. Le loro testimonianze hanno scosso i ragazzi, forze più di tante parole.

“La strada è democratica – spiega Biserni ai ragazzi – non guarda in faccia nessuno. Uccide sia le principesse che i pensionati con la social card La velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti portano a incidenti mortali. Senza scampo per nessuno”.

Nel mondo ogni anno sulle strade muovione 1 milione e 200 mila persone, in Italia ogni giorno perdono la vita 15 persone, mentre in tutta Europa le vittime giornaliere sono 146. Nel nostro paese, sono oltre 5.000 le vittime annue di incidenti stradali. Un numero ancora molto elevato.
L’incontro di questa mattina ha l'obiettivo di insegnare ai giovani la cultura del rispetto delle regole della strada, dei comportamenti giusti da eseguire.

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