La tossina botulina migliora la vita delle persone colpite da ictus: oltre 300 trattamenti ad Aosta

Il reparto di neurologia dell'ospedale Umberto Parini di Aosta è all'avanguardia per quanto riguarda i trattamenti con la tossina botulina. Numerose le persone che arrivano da fuori Valle per accedere ai servizi del reparto: la mobilità attiva è del 17%.
Ospedale Umberto Parini di Aosta
Società

Le donne che frequentano gli studi degli chirurghi estetici la conosco bene, ma la tossina botulina non è solo un rimedio, peraltro dubbio, contro gli anni che avanzano. In Valle d’Aosta infatti la tossina botulina è un prezioso farmaco utilizzato dal reparto di Neurologia.

Ogni anno sono più di 300 i trattamenti che l’equipe del dottor Edo Bottacchi esegue su soggetti  affetti da spasticità degli arti superiori e inferiori dovuti ad ictus, o a pazienti con distonie del capo e del volto (comunemente chiamati “tic”), o con  blefarospasmo (impulso incontrollabile ad aprire e chiudere gli occhi ripetutamente).

“Il “botulino” in sé non determina recupero delle funzioni perdute (es paresi)
– dice il dottor Bottacchi poiché gli effetti dell’ictus, nelle forme più gravi, sono irreversibili. E’ evidente però che intervenire su un braccio o su una gamba che ripiegati su se stessi rendono impossibile vestire determinati indumenti, oppure intervenire su “tic” particolarmente fastidiosi come il blefarospasmo, che non permette di camminare normalmente oppure di scendere le scale, significa contribuire a migliorare sensibilmente la qualità della vita dei soggetti interessati”.

Oltre ai trattamenti con la tossina botulina, il reparto di Neurologia è all’avanguardia per quanto riguarda  la terapia acuta dell’ictus: la Fibrinolisi (terapia “salvavita” che consiste nello sciogliere i trombi presenti nelle arterie del paziente). Importanti poi sono le attività ambulatoriali quali: il  “Centro ictus”, appositamente dedicato a questa patologia, il “Centro cefalee” , l’ambulatorio che si occupa delle malattie degenerative (Morbo di Alzheimer e Morbo di Parkinson) e l’Ambulatorio per i pazienti affetti da Sclerosi Multipla.

E sono numerose le persone che arrivano da fuori Valle per accedere ai servizi del reparto: la mobilità attiva (ovvero i pazienti provenienti da altre regioni che si fanno curare presso la Neurologia di Aosta) è del 17% mentre la mobilità passiva è inferiore al 10%.

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