L’area autonomista e riformista dei DS-Gauche Valdotaine invita alla ripresa di un confronto con l’Union Valdotaine

Una nota dell'area autonomista e riformista dei DS-Gauche Valdotaine invita alla ripresa di un confronto con l'Union Valdotaine su basi rinnovate. Dal documento, infatti, che ripercorre negativamente il bilancio del governo...
Società

Una nota dell’area autonomista e riformista dei DS-Gauche Valdotaine invita alla ripresa di un confronto con l’Union Valdotaine su basi rinnovate. Dal documento, infatti, che ripercorre negativamente il bilancio del governo Berlusconi ed evidenzia la positiva collaborazione in Valle tra l’Union Valdotaine ed i Democratici di Sinistra in 15 anni di storia, si definisce, alla luce della decisione del Comité Fédéral dell’Union di sostenere il centro sinistra, “un grave errore aver interrotto la trattativa, con una scelta unilaterale“.
L’area autonomista e riformista dei DS-GV chiede all’UV “una disponibilità a ripartire su basi rinnovate, riconoscendo con onestà gli errori commessi da entrambe le parti“.
L’obiettivo – si legge nella nota – resta quello di costruire una prospettiva che consenta l’elezione di due candidati autorevoli, espressione dell’autonomismo storico di questa regione e di quella sinistra valdostana che ha condiviso con serietà e responsabilità un lungo periodo di governo della regione”.
La vicenda legata alla scelta dei candidati da presentare alle prossime elezioni politiche rischia di compromettere un progetto politico che ha dato molto alla Valle d’Aosta e che è stato al centro di tutte le risoluzioni approvate da ogni congresso dei DS – Gauche Valdotaine.

Nell’evidenziare la necessità di un ?patto? tra la Valle d’Aosta, il centro sinistra e il futuro governo Prodi, nella nota si sottolinea che “L’esito positivo delle primarie per la candidatura di Prodi avevano assegnato ai DS-GV una forte responsabilità: quella di costruire questo patto, quella di raccogliere attorno ad un progetto di rinnovamento il centro sinistra e le forze autonomiste, con una proposta culturale e politica alternativa al centro destra. Esistevano le condizioni per costruire davvero questo patto, approfondendo la trattativa con l’Union Valdotaine, ricercando con tenacia una intesa tra il centro sinistra e il principale movimento autonomista di questa regione”.

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