Legambiente Valle d’Aosta dice la sua rispetto ai recenti progetti di estensione della pratica dell’Eliski in Valle d’Aosta. Il tema è stato affrontato nella recente assemblea annuale che si è tenuta al Centro di servizio per il Volontariato.
?Di fronte ai fenomeni del riscaldamento del clima e della crisi del turismo alpino, si tentano pericolose scorciatoie, anziché cercare adeguate strategie di contrasto? viene evidenziato in una nota dell’associazione ?Lo sfruttamento della montagna non può continuare come se nulla fosse, spostandosi semplicemente più in alto, secondo una logica simile a quella del ?taglia e brucia? dei primitivi?.
L’alternativa secondo Maria Pia Simonetti, presidente del Circolo Valdostano di Legambiente ? è valorizzare forme di turismo più soft come lo sci alpinismo, le racchette da neve, il Nordic Walking, anziché l’eliski, che disturba la fauna alpina in un momento delicatissimo come l’inverno?. Inoltre per Legambiente VdA si tratterebbe di un tipo di turismo, ?destinato a pochi facoltosi, a danno invece dei molti che praticano la montagna cercando tranquillità e silenzio. Qui si rischia di danneggiare economie locali basate su una tipologia di turismo incompatibile con l’Eliski?.
Modifiche alla disciplina dell’Eliski sono contenute nella legge definita ?Omnibus? che prevede l’aumento a nove ore al giorno di volo per il trasporto degli sciatori oltre all’anticipo dell’avvio della stagione dell’Eliski a partire dal 20 dicembre di ogni anno, anziché dal 10 gennaio.
?Al quadro – si legge nella nota – bisogna, inoltre, aggiungere la recente richiesta alla Regione, formulata dal Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses, di prevedere cinque nuovi punti di atterraggio e decollo per l’Eliski?.