La crisi ma anche la macchina organizzativa partita in ritardo, a causa dell’incertezza dei finanziamenti pubblici, hanno fatto sì che la 19esima edizione di Celtica si chiuda con una flessione di presenze. E’ quanto scrivono in una nota gli organizzatori. Sono state infatti 11mila le persone che hanno preso parte alla manifestazione, 2000 circa in meno rispetto allo scorso anno. I biglietti acquistati in prevendita sono stati 2.284 su un totale di 9.279 biglietti venduti.
"In ogni caso la 19a edizione è stato un successo di pubblico – si legge in una nota – che ha apprezzato gli eventi organizzati e la Natura nel suo massimo splendore che fa da scenario incomparabile a Celtica Valle d’Aosta. Ai freddi numeri però si aggiunge la felicità di chi ha partecipato, espressa con centinaia di post e messaggi arricchiti di fotografie, video, impressioni condivise sul web. La forza di Celtica Valle d’Aosta è proprio quella di riuscire a regalare un senso di libertà e spensieratezza, cultura e svago in un ambiente naturale di splendido valore, che sfociano poi nello scambio di emozioni, pensieri e riflessioni in grado di accompagnare il pubblico per tutto il resto dell’anno."
La 19a edizione è stata un ritorno alle origini. La manifestazione è tornata, infatti, a concentrarsi nei luoghi storici dell’evento, limitando al minimo gli spettacoli al di fuori della Valdigne (tranne il solo evento inaugurale a Jovençan).
“Il tempo è stato stupendo – commentano Riccardo Taraglio e Laura Plati – e l’aver programmato l’apertura di Celtica nella sala dei cristalli di Punta Helbronner a 3.500 mt ci ha permesso di effettuare il primo evento musicale della nuova Skyway delle Funivie del Monte Bianco che ha collaborato magnificamente ospitando il più alto concerto di arpa celtica in Europa."