Mancini ?Satiro Blogger? difeso dagli autori SIAE

La sentenza che ha condannato il giornalista valdostano Roberto Mancini, titolare del Blog ?Il Bolscevico Stanco? continua a far parlare di sé, perché di fatto, essendo stato ritenuto responsabile dei contenuti redazionali di un...
Società

La sentenza che ha condannato il giornalista valdostano Roberto Mancini, titolare del Blog ?Il Bolscevico Stanco? continua a far parlare di sé, perché di fatto, essendo stato ritenuto responsabile dei contenuti redazionali di un blog, la sentenza lo equipara alle leggi che regolano la carta stampata e di conseguenza al direttore di una testata giornalistica. Si è creato così un precedente che ha destato stupore e che continua ad attirare le attenzioni del mondo giornalistico e non solo. Sul bimensile della SIAE ?Vivaverdi?, il giornale degli autori e degli editori, il caso viene ripreso in due articoli del numero di dicembre 2006. Il primo a firma di Riccardo Piferi, giornalista, autore teatrale e televisivo, il secondo a firma di Diego Cugia, consigliere di amministrazione della SIAE.
In entrambi gli articoli, in cui vengono prese le parti del giornalista Mancini, si evidenzia la singolarità della sentenza, se ne ripercorre la vicenda e si difende il diritto alla libertà di satira.
Riccardo Piferi, scrive nel pezzo titolato ?Una bastonata al blog d’autore? che non è stato punito il blog ?per le piccole vergogne che racconta ma come dice la sentenza per i termini scorretti basati sul sospetto e sull’illazione. Anche se il giudice riconosce il carattere satirico della pubblicazione e il fondo di verità in linea generale ravvisabile in quanto esposto?.
Sul tema della satira il giornalista evidenzia che ?non si può colpire lo sberleffo del giullare che fa ridere il re?e parla dei toni utilizzati nel blog come di ?forma espressiva?, stile e chiave di lettura. Della stessa idea è anche Diego Cugia, che parla di ?Satiro blogger? e riprende alcuni contenuti apparsi sul blog in questione. Cugia evidenzia che la sentenza ora fa giurisprudenza a svantaggio del diritto d’autore e, nel difendere a spada tratta il giornalista valdostano al centro delle cronache, conclude il pezzo ?adesso un giudice l’ha tolto di mezzo, e ci sentiamo più indifesi e soli?.
Per il blog ?Il bolscevico stanco? Mancini era stato condannato per diffamazione nei confronti di quattro giornalisti valdostani: secondo il giudice Eugenio Gramola, Mancini era il gestore del blog e in quanto tale è equiparabile al direttore di un giornale. Pertanto – aveva ribadito il giudice nella sentenza – deve rispondere di tutto quanto viene riportato, anche i commenti di altre persone, qualora siano offensivi verso terzi. Verso tale sentenza Mancini ha ricorso in Appello e l’udienza non è ancora stata fissata.

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