Nessuno vuole parlare di chiusura ma di fatto è quanto si profila all’orizzonte per l’ambulatorio della gravidanza fisiologica del Beauregard di Aosta. Nato 11 anni fa il servizio che vede l’impegno a turno di una decina di ostetriche offre alle donne visite gratuite, prescrizione di esami e controlli periodici durante tutti i 9 mesi di gravidanza, oltre ad informazioni sui corsi di preparazione al parto e sull’allattamento.
“E’ una delle varie ipotesi di riorganizzazione del servizio” spiega il Direttore generale pro tempore Massimo Veglio “Non è corretto dire che chiudiamo perché il progetto, in fase di studio, prevede di portare il servizio sul territorio. Se c’è un difetto oggi nella sanità valdostana è che c’è troppo scollamento fra territorio e ospedale, troppa difformità di servizi”.
In realtà le ostetriche del territorio già dal 2011 con l’avvio del “Percorso nascita”, offrono un analogo servizio dedicato nei poliambulatori e nei consultori. Ma qui le ostetriche hanno anche altri compiti, ad esempio seguono le donne nella fase del puerperio e si occupano di eseguire i pap test.
A rivolgersi all’ambulatorio della gravidanza fisiologica sono ogni anno circa 120 donne, residenti prevalentemente ad Aosta e dintorni. Numeri in costante crescita vuoi per la crisi economica vuoi per un servizio riconosciuto da più parti di qualità che ha avuto il merito in questi anni di riportare la gravidanza tra gli eventi fisiologici, allontanandola da una concezione iper-medicalizzata.
Alla base della scelta dell’Usl la necessità di razionalizzare il servizio. Nei mesi scorsi l’azienda con un’apposita delibera ha scelto di non sostituire le ostetriche in gravidanza. Già prima dell’estate si parlava di chiudere il servizio per carenza di personale ma poi si è arrivati a definire il quadro ferie. Ora il progetto sembra prossimo alla realizzazione. “Una decisione arriverà nelle prossime settimane” aggiunge Veglio.
Da alcuni giorni, pur non essendoci ancora nulla di ufficiale, le ostetriche hanno iniziato ad informare le utenti che da poco si sono rivolte al servizio sul fatto che nei prossimi mesi potranno più solo portare a termine le donne in stato avanzato di gravidanza mentre le altre dovranno proseguire il percorso nei consultori.