Papa Benedetto XVI nuovamente il Valle d’Aosta dall’11 al 28 luglio 2006

A Benedetto XVI le vacanze in Valle d'Aosta sono piaciute e per questo ci tornera' anche quest'anno. Gli abitanti della Valle d'Aosta ed in particolare di Les Combes sussultano nuovamente di gioia per la confermata presenza...
Società

A Benedetto XVI le vacanze in Valle d’Aosta sono piaciute e per questo ci tornera’ anche quest’anno. Gli abitanti della Valle d’Aosta ed in particolare di Les Combes sussultano nuovamente di gioia per la confermata presenza del Pontefice tra le nostre montagne. Il fascino delle cime più alte d’Europa ha colpito dunque anche papa Ratzinger.
La conferma è arrivata il 15 aprile dall’assessore Alberto Cerise, ambasciatore per la Valle d’Aosta al Vaticano, dove si trovava per definire alcuni dettagli del soggiorno papale. Il papa sarà in Valle dall’11 al 28 luglio 2006, al ritorno da Valencia (dove il Pontefice e’ atteso sabato 8 e domenica 9 luglio per la conclusione del V Incontro Mondiale delle Famiglie).
Un lungo soggiorno, dunque, che fa onore a quei luoghi tanto amati da Giovanni Paolo II. Dopo aver saputo la notizia il presidente della regione Luciano Caveri si è detto “molto contento per il grande regalo di Pasqua che il Papa ha voluto fare alla nostra regione“. Caveri e Cerise hanno poi evidenziato che “La Valle d’Aosta si sente particolarmente onorata di avere tra le sue montagne un ospite così importante“.

Domani 19 aprile si celebra un anno di pontificato per Benedetto XVI. Alle 17,50 del 19 aprile dell’anno scorso la fumata bianca annunciava l’elezione del nuovo Papa al termine di un rapido conclave. Ratzinger prende il nome di Benedetto XVI in onore di San Benedetto. Una volta eletto il nuovo pontefice esordiva dalla loggia dicendo”Sono un umile lavoratore nella vigna del Signore” e questo umile lavoratore in un anno di strada ne ha fatta sull’esempio del suo predecessore Giovanni Paolo II.
Dodici mesi in cui il pontefice Benedetto ha incontrato capi di Stato e di governo, ha compiuto gesti storici come la visita alla Sinagoga di Colonia, ha nominato 15 nuovi cardinali ed emanato la sua prima enciclica, sta inoltre ricucendo coi lefebvriani e si è riappacificato col teologo ribelle Hans Kung.

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