Peggiora la qualità di vita ad Aosta. Il capoluogo regionale rimane però ancora nella top ten
C’è ancora una volta Aosta fra le dieci città italiane con la miglior qualità della vita secondo la rilevazione del Sole 24 Ore. Il capoluogo regionale, scende di due posizioni rispetto al 2014, finendo ottava. Al primo posto Bolzano che ruba il primato a Ravenna scivolata al decimo posto. Sul podio finiscono anche Milano e Trento, rispettivamente seconda e terza. Chiudono Vibo Valentia e Reggio Calabria.
L’indagine, giunta alla 26esima edizione, prende in esame alcuni parametri – 36 indicatori di 110 province – raggruppati in macrosettori, ciascuno dei quali prevede una graduatoria. Un campionato disputato, quindi, come spiega il quotidiano economico, su sei gironi.
Vediamo, quindi, i risultati ottenuti da Aosta.
Tenore di vita: nel capitolo dedicato al benessere vengono conteggiati il patrimonio medio per famiglia e i consumi per famiglia ma anche il valore aggiunto pro capite, l’importo medio delle pensioni, l’inflazione e il costo medio della case in zone semicentrali. A guidare la classifica è Milano, ultima Enna. Il capoluogo regionale, secondo l’anno scorso scivola alla settima posizione. Nel dettaglio Aosta è al terzo posto per il patrimonio medio delle famiglie: 488.745 euro (dato 2013), quarta sul valore procapite 31.858 euro (2014), 14esima per l’importo medio delle pensioni 906 euro (2014), 88esima per il costo delle abitazioni 2400 al mq (dato 2015), 23esima per i consumi delle famiglie 2.390 euro (2014).Tra i nuovi indicatori dell’edizione di quest’anno, spese per il turismo all’estero dove Aosta si ferma al 19esimo posto con 475 euro procapite.
Affari e lavoro: 20esimo posto per Aosta che risale la classifica rispetto al 38esimo del 2014. In Valle d’Aosta c’è poca voglia di fare impresa secondo la ricerca. Sono infatti 10.24 le imprese registrate ogni 1000 abitanti (51esimo posto). Bene invece l’imprenditoria giovanile, 11esima posizione totale con 59.59 imprenditori ogni 1000 giovani, male il rapporto fra impieghi e depositi è dello 0,79, 97esima posizione totale. Il rapporto fra impieghi e sofferenze è del 7.97 (terzo posto), la quota delle esportazioni in % sul Pil è del 14.62 (70esima posizione) mentre il tasso di occupazione è del 66.17 (12esima). Prima Prato, ultima Carbonia Iglesias.
Servizi e ambiente: 31esimo posto per il capoluogo regionale (nel 2014 era 26esima). Qui i parametri presi a riferimento sono: l’indice di presa in carico degli asili nido in cui Aosta conquista l’undicesimo posto con un 21,7, la pagella ecologica stilata da Legambiente (Indice ecosistema urbano), 68esimo posto, 71esimo posto per il clima, 97esima per il tasso di emigrazione ospedaliera con il 15.98% nel 2014, sesta per la velocità della giustizia, 55% fra cause nuove e pendenti, 93esima per la popolazione coperta dalla Banda larga (91,27%), Prima Monza, ultima Crotone.
Ordine pubblico: 45esima posizione per Aosta (era 21esima). In particolare il Capoluogo regionale è 34esima per scippi e borseggi ogni 100mila ab. (84,18), 37esima per gli appartamenti svaligiati (303), 12esima per le rapine (14,.81), 63esima per le estorsioni (13.25), 101esima per le frodi (276.70), 57esima nel rapporto fra i reati totali fra il 2014/2011 (1%). La città più sicura risulta Nuoro mentre la più pericolosa è Bologna
Popolazione: Posizione 16esima per Aosta, in peggioramento rispetto al 2014. Gli indicatori che compongono la classifica sono: il numero di abitanti ogni Kmq (secondo posto con 39,32), il saldo migratorio con il rapporto iscritti/cancellati all’anagrafe (95esimo con -1,00), le coppie in crisi ovvero i divorzi e separazioni x 10mila famiglie (87esima con il 68,53), l’indice di vecchiaia (over 64 e under 15 47esima), il numero medio di anni di studio (51esima con 10,01), la speranza di vita media alla nascita (55esima con 88.15%). Prima Olbia, ultima Genova.
Tempo libero: 33esimo posto per il capoluogo regionale in questo girone dove sono stati presi in esame: Librerie x 100mila abitanti (47esima con 7,79), i Cinema ogni 100mila abitanti (58esima con 1,56), i Ristoranti e bar ogni 100mila abitanti (quarta con 447.8), presenze agli spettacoli per 1000 abitanti (settima con 2.666), spese totali turisti stranieri (23esima 332 mln di euro) e l’indice di sportività (51esima con 408). Prima Rimini, ultima Crotone.