Politiche per l’invecchiamento attivo: un confronto in Valle d’Aosta
Trasformare l’invecchiamento della popolazione in un’opportunità sociale, culturale ed economica per la Valle d’Aosta. Venerdì 22 novembre, presso la Biblioteca regionale di Aosta, l’Assessorato alla sanità, salute e politiche sociali ha promosso un incontro dedicato alle politiche per l’invecchiamento attivo in Valle d’Aosta. L’evento è stato l’occasione per discutere iniziative che possano garantire alla “terza età” un presente e un futuro inclusivi e sostenibili.
Ad aprire l’appuntamento l’assessore alla sanità Carlo Marzi, che ha sottolineato come le politiche per l’invecchiamento attivo rappresentino una sintesi tra azione amministrativa e coesione politica. “Si tratta di trasformare in opportunità la centralità delle persone anziane nel sistema famiglia e il loro numero significativo. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario promuovere un approccio trasversale e integrato, creando opportunità affinché gli anziani restino attivi nella comunità,” ha dichiarato Marzi. L’incontro è anche la prima espressione pubblica del Tavolo interistituzionale sulle politiche dell’invecchiamento, istituito lo scorso 26 gennaio.
Coordinamento e progettualità per un obiettivo comune
Claudio Latino, presidente del Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta, ha evidenziato l’importanza di unire gli sforzi: “Una politica reale per l’invecchiamento attivo non si enuncia, ma si pratica. Serve un serio coordinamento tra gli attori del Tavolo e risorse certe per garantire il successo dei progetti.”
Stefano Ghidoni, presidente di Savoir&Daire Vd’A, ha illustrato il contributo dell’associazione, che supporta gli operatori sociosanitari della regione attraverso formazione, sostegno psicologico e momenti di socialità. “La nostra presenza vuole valorizzare il ruolo degli assistenti personali e dei caregiver, fondamentali per la qualità di vita degli anziani,” ha dichiarato.
Davide Lucantoni, rappresentante dell’Ircss-Inrca di Ancona, ha analizzato il tema in una prospettiva nazionale e internazionale: “L’invecchiamento attivo richiede un approccio olistico, che generi benefici per gli individui e la società. La Valle d’Aosta, con il suo Tavolo interistituzionale, ha avviato un percorso importante, ma è necessario delineare una visione di medio-lungo periodo condivisa tra istituzioni pubbliche e private.”
Progetti locali e strategie regionali
Tra gli interventi, Carla Mastrantonio, segretaria nazionale Spi-Cgil, ha chiesto un maggiore impegno legislativo: “Servono leggi quadro che integrino progettualità e risorse adeguate. Questo è l’auspicio anche per la Valle d’Aosta.”
Vitaliano Vitali, coordinatore del Dipartimento politiche sociali, ha presentato i primi risultati della mappatura delle attività regionali: “Fondamentale è avere un linguaggio comune e una visione integrata dell’invecchiamento attivo.” Katia Zanello, responsabile della programmazione sociale, ha ribadito la necessità di una maggiore coordinazione per migliorare l’offerta e soddisfare i bisogni degli anziani.
Tra i progetti presentati spiccano Aquilegia, iniziativa di co-housing per favorire socializzazione e benessere, e le attività del Centro per le famiglie di Aosta, con laboratori intergenerazionali e creativi.
Verso una sanità territoriale integrata
Claudio Perratone, coordinatore del Dipartimento sanità e salute, ha illustrato le azioni del Piano della Salute e del Benessere Sociale, che mira a rafforzare l’assistenza territoriale attraverso case di comunità, telemedicina e programmi di prossimità. “La riorganizzazione territoriale è cruciale per promuovere l’invecchiamento attivo,” ha affermato.
Una menzione particolare è stata dedicata al Piano regionale per le demenze, che comprende attività come la Montagnaterapia e il progetto “A casa è meglio”, con investimenti significativi previsti fino al 2027.