Premio Donna dell’anno: Cacilda Massango, Aminetou Ely e Francesca Faedi le finaliste

08 Aprile 2019

Sono le attiviste umanitarie Cacilda Massango e Aminetou Ely e l’astrofisica Francesca Faedi le tre finaliste del Premio Internazionale “La Donna dell’Anno” 2019, promosso dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, in collaborazione con il Soroptimist International Club Valle d’Aosta e con il brand Donna Moderna in qualità di media partner. Il nome della vincitrice si conoscerà il 31 maggio al Teatro Splendor, nella serata finale.

Giunto alla 21a edizione, il Premio ha quest’anno per tema “Donne resilienti”. In palio vi sono 20mila euro per “La Donna dell’Anno” 2019, 15mila euro per il riconoscimento “Popolarità”, attribuito dal pubblico tramite il sito internet del Consiglio regionale (si vota da oggi lunedì 8 aprile) e 10mila euro per la terza finalista.

Nel frattempo c’è già una prima vincitrice. Si tratta di Elisabetta Iannelli, avvocato e vicepresidente di AIMaC (Associazione Italiana Malati di Cancro parenti e amici), a cui è stato assegnato il Premio Soroptimist Valle d’Aosta di 3mila euro. Elisabetta, colpita da un cancro a 25 anni, è riuscita a sconfiggerlo e a rinascere. Impegnata nel volontariato al servizio dei disabili, dagli anni novanta dedica il suo tempo al miglioramento della qualità della vita dei malati oncologici e allo sviluppo della normativa a tutela dei malati e dei loro familiari in ambito sociale, sanitario e lavoristico.

Le tre finaliste

Cacilda Massango, mozambicana, si è scoperta sieropositiva e madre di una bambina malata. Attivista di “Eu DREAM” in Mozambico, movimento in difesa del diritto alla salute e all’accesso gratuito alla terapia per i malati di AIDS, ha sostenuto centinaia di donne affette da HIV aiutandole a ritrovare un loro ruolo centrale nella famiglia e nella società e promosso il diritto alle cure per i loro bambini, spesso dimenticati. Riprendendo gli studi e acquisendo competenze tecnico scientifiche anche di alto livello, ha contribuito a diffondere una nuova cultura di valorizzazione e di crescita della donna in un contesto spesso difficile.

MASSANGO foto di Tino Veneziano

Aminetou Ely, mauritana, è stata costretta a sposarsi a soli 13 anni. Nonostante le drammatiche condizioni sociali che ha vissuto nel suo Paese, ha portato avanti con determinazione la lotta per i diritti e ha fondato in Mauritania l'”Associazione delle Donne Capi Famiglia” (AFCF), che combatte contro le violenze domestiche e sessuali, il lavoro domestico delle minorenni, la schiavitù, il razzismo, l’esclusione, la tratta e il matrimonio precoce, la povertà. AFCF assiste legalmente donne vittime di violenze e opera per l’alfabetizzazione, reinserendo le donne a scuola. Altro obiettivo di Aminetou è l’accesso delle donne al livello decisionale del suo paese.

Aminetou Ely

Francesca Faedi, astrofisica marchigiana, si è dedicata in particolare alla ricerca e allo studio di pianeti extrasolari, rivoluzionando la ricerca scientifica, prima basata solo sulle osservazioni del nostro sistema solare. Si è dedicata all’esplorazione spaziale, contribuendo a scoprire pianeti che sono diventati target preferenziali per studi atmosferici intensi ed ha scoperto pianeti di dimensioni minori. Fortemente impegnata nel sensibilizzare le giovani donne allo studio di materie scientifiche, svolge azione di formazione nelle scuole. Una parte importante del suo lavoro consiste nella divulgazione scientifica, all’estero e in Italia.

FAEDI foto di Leonardo Mattioli
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