Rapporto Osservasalute: eccellente l’assistenza territoriale in Valle d’Aosta

19 Febbraio 2006

L’Assistenza territoriale è eccellente in Valle d’Aosta.
A dirlo è il terzo “Rapporto Osservasalute. Stato di salute e qualità dell’assistenza nelle Regioni italiane”, presentato giovedì scorso presso il Policlinico Gemelli di Roma.

La ricerca, frutto del lavoro di oltre 200 ricercatori che collaborano con l’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle regioni Italiane e che operano presso le strutture e le istituzioni sanitarie distribuite su tutto il territorio italiano, fornisce ogni anno lo stato di salute degli italiani e la qualità dell’assistenza sanitaria a livello regionale.
Il rapporto Osservasalute ha utilizzato i tassi di ospedalizzazione medi annui per asma bronchiale e per complicanze a lungo termine per diabete mellito per valutare la presenza di un’adeguata rete di servizi territoriali.
I ricoveri associati a queste due patologie hanno permesso di valutare l’appropriata gestione, in ambito territoriale, in termini di continuità di cura e atti formativi-educativi del paziente, orientati alla prevenzione e alla diagnosi precoce delle complicanze sia acute sia croniche.
Secondo il rapporto in Valle d’Aosta si registra quindi un’eccellente integrazione fra ospedale e territorio.

Dall’analisi dell’Osservasalute si conferma un progressivo aumento delle aspettative di vita per entrambi i sessi. Se nel trienio 1991-1993 l’aspettiva di vita in Valle d’Aosta era per gli uomini di 72,5 anni, nel triennio 1998-2000 è aumentata arrivando fino a 74,1 mentre per le donne è passata dagli 81 agli 82,2 anni.
Aspettative di vita quindi leggermente più basse per i valdostani rispetto alla media nazionale che si è attestata fra il 98-2000 a 76,5 per gli uomini e 82,5 anni per le donne.

Le principali cause di morte sono per gli uomini le malattie del sistema circolatorio mentre per le donne quelle cardiovascolari.

La mortalità per tumore, secondo il rapporto, è la prima causa di morte nell’età adulta e la seconda nel segmento anziano della popolazione. 650 i nuovi casi nel 2005 in Valle d’Aosta, 350 uomini e 300 donne.

Ulteriori dati forniti dal rapporto riguardano il tasso di mortalità per suicidio che ha registrato nel 2002 rispetto al 92 una diminuzione di quelli maschili, attenstandosi a 2,39 ogni 10.000 abitanti, mentre per le donne è aumentato arrivando allo 0,48 ogni 10.000.
Per quanto riguarda i decessi a seguito di incidenti stradali, nel 2002, il tasso di mortalità era in Valle d’Aosta del 3,95 per gli uomini e dello 0,39 per le donne.

E’ di 11 casi ogni 1.000 donne il tasso standardizzato delle interruzioni volontarie di gravidanza nel 2003, tasso che sale fino al 18,1 prendendo in esame la sola classe ?25-29 anni? mentre 27,2 è la percentuale nel 2003 di parti cesarei.

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