Sono ritornati martedì 8 agosto i 12 ragazzi valdostani che per 18 giorni hanno vissuto l’esperienza del ?Campus giovani in Bolivia?, progetto del Consorzio di cooperative sociali Trait d’Union in collaborazione con il Movimento laici America latina (Mlal) ?Progetto Mondo? di Verona e cofinanziato dal Comitato di coordinamento per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo della Regione autonoma Valle d’Aosta.
I ragazzi, alla loro prima esperienza di turismo solidale e comunitario, hanno visitato le province di La Paz, Potosì e Cochabamba dove da quattro anni sono impegnati, in progetti che hanno come denominatore comune il potenziamento delle risorse locali e lo sviluppo di forme autonome imprenditoriali, due valdostani, Anna Alliod e Aurelio Danna, volontari del MLAL.
Stefania Barone, Leonardo Buffa, Daniela Camosso, Camilla Chatrian, Elena Colangelo, Elisa, Luca e Umberto Debernardi, Fabrizia Genta, Alice Lotto, Laura Capelli ed Emile Rat, hanno così potuto conoscere da vicino la cooperazione internazionale, le condizioni di vita e i modelli di sviluppo socioeconomici di queste realtà boliviane, grazie anche agli incontri con Anna e Aurelio e altri volontari in Bolivia. In particolare hanno visitato il laboratorio di panificazione, dove è in funzione il forno acquistato grazie anche al contributo della Regione Valle d’Aosta, dove lavorano 4 persone 6 giorni alla settimana e dove sta per aprire un punto vendita.
Momenti significativi sono stati la visita alle miniere di argento di Potosì, dove lavorano anche ragazzi che non superano i 15 anni di eta’ per otto ore al giorno in condizioni proibitive (polvere, caldo, mancanza d’aria) e l’incontro con le comunità, Ckara Ckara e Livichuco, dove si è assistito a tutto il ciclo di produzione di tessuti (dalla tosatura della lana, alla filatura, colorazione con erbe naturali, fino alla tessitura).
Non sono mancati i momenti a carattere turistico quale la visita a La Paz e al lago Titicaca, e il deserto del Salar.
Nel corso dei 18 giorni di viaggio, i ragazzi sono stati accompagnati da Maurizio Radin, volontario del MLAL e, per alcuni momenti, dalla neonata Associazione boliviana no profit Winay Tours