Rossignol, 44 dipendenti con il fiato sospeso

09 Settembre 2006

Nuovo allarme per i dipendenti della Rossignol. E? saltato, infatti, l?accordo tra l?azienda di Verrayes, in via di chiusura, e la Scott di Gignod, che avrebbe dovuto ereditarne la produzione.

Dopo il raggiungimento di un?intesa elaborata di fronte ai responsabili di Confindustria Valle d?Aosta, due mesi fa, la firma conclusiva, che avrebbe dovuto sancire il patto stipulato tra le due realtà produttive valdostane, sembrava una semplice formalità.

Purtroppo, mercoledì scorso, è giunta l?inattesa doccia gelata: la riunione con i sindacati, che attendevano pazientemente di potere prendere visione del piano industriale congiunto, è saltata, in quanto la prevista cessione del ramo di azienda della Rossignol alla Scott non è avvenuta.

?Sembra che la trattativa, comunque, non sia stata interrotta? afferma Enrico Monti, della Cgil. ?Per conoscerne l?esito, abbiamo chiesto di incontrare, entro ottobre, l?amministratore delegato della Rossignol, il signor Gautier. A dire il vero, pensavamo che il passaggio di consegne fosse già avvenuto, dato che le aziende avevano fissato un appuntamento con i sindacati per discutere delle modalità del trasferimento di produzione. E? stata una brutta sorpresa, e attualmente non è possibile azzardare delle previsioni?.

Questa notizia getta un?ombra sul futuro dei dipendenti della Rossignol. I 44 lavoratori, infatti, secondo la bozza di intesa stipulata dinanzi a Confindustria, sembravano destinati ad essere assorbiti dalla Scott, oppure, se contrari al trasferimento, ad essere messi in mobilità, con l?aggiunta di un incentivo economico.
Per il momento si sa solamente che, dal momento che la Rossignol ha previsto di avviare la produzione della nuova collezione invernale, i posti di lavoro dovrebbero essere salvi per almeno tutto il 2007. I sindacati avranno così un ampio margine di tempo per cercare una soluzione, magari attraverso l?apertura di un confronto con la Regione.

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