Sono state scelte le tre finaliste del Premio Internazionale “La donna dell’anno”. La Giuria, presieduta dal Presidente del Consiglio Valle, Ego Perron, e dalla Principessa Maria Gabriella di Savoia, ha selezionato le finaliste fra trenta candidature giunte dalle varie associazioni nazionali e internazionali.
Le finaliste sono:
Akila Ouared, algerina di 70 anni, presidente dell’Associazione di difesa e promozione dei diritti delle donne. È stata militante del Fronte di Liberazione nazionale e ha partecipato attivamente alla resistenza fino all’indipendenza dell’Algeria. La sua Associazione si occupa della riabilitazione psichica e fisica delle donne vittime degli islamismi;
Suor Piera Santinon, nata a Villa del Conte (Padova) nel 1940. Da vent’anni è in Sudan e attualmente si trova a Nyala Darfur. Dal 1984 è in missione presso le suore della Carità nella capitale sudanese e svolge la sua opera nell’ospedale militare di Khartoum. Per otto anni ha svolto un importante servizio sanitario, girando spesso da sola per oltre 200 villaggi nel Darfur e percorrendo anche 1000 chilometri in ogni suo giro di assistenza;
Chirwa Vera, avvocato del Malawi di 71 anni. È sempre stata impegnata nella difesa dei diritti umani., Come prima donna avvocato nel suo paese ha avuto un ruolo di guida assieme al marito, nella campagna per l’indipendenza nazionale nel 1964. Poche settimane dopo la polizia del regime di Kamuzu Banda l’ha costretta all’esilio in Tanzania. Nel 1981 è stata condannata a morte insieme al marito e nel 1993, dopo 12 anni di prigionia, è stata graziata per ragioni umanitarie.
La giuria ha anche deciso di dare un tributo alla memoria alla valdostana Maria Bonino, scomparsa in Angola il 24 marzo 2005, colpita dalla febbre di Marburg. La Bonino svolgeva da anni l’attività di volontaria per l’ONG Medici con l’Africa. Nel corso degli ultimi undici anni aveva offerto la sua preziosa opera a favore delle popolazioni della Tanzania, dell’Uganda e del Burkina Faso.