E’ cominciata la scorsa notte l’ultima avventura sportiva di Simone Origone, più volte campione mondiale di sci di velocità e guida alpina di Champoluc. L’atleta ha intrapreso una singolare maratona delle Alpi valdostane, che affronterà a piedi, in bicicletta e sugli sci, raggiungendo le tre vette più alte in meno di 24 ore. Partito verso le quattro di notte da Les Houches, vicino a Chamonix, a quota 993 metri, Simone ha affrontato il percorso che porta al Nid d’Aigle, fino al rifugio Gouter, da dove ha attaccato la cima del Monte Bianco. Raggiunta la vetta sul versante francese, attraverso la “via normale”, alle 7 e 15, è ridisceso con gli sci. Poi, a piedi, ha proseguito attraverso il ghiacciaio del Miage, fino a Combal.
Qui ha trovato ad attenderlo una bicicletta, con la quale ha proseguito per un centinaio di Km in direzione di Cervinia. Dal Breuil, assieme alla guida alpina Lucio Trucco, ha intrapreso la scalata del Cervino, utilizzando la via normale, e passando dal rifugio Oriondé. L’impressionante tabella di marcia prevede un nuovo tour de force, con scarponi e ramponi, fino alla capanna Carrel e alla vetta della Grande Becca. Qui lo attenderà una seconda guida alpina, Joris Turini, con cui attraverserà il ghiacciaio del Grenz, per arrivare alla cima Dufour, la più alta del massiccio del Monte Rosa. Origone concluderà in nottata il percorso alla capanna Regina Margherita, meta finale della maratona alpina. In totale la guida alpina di Champoluc percorrerà 160 Km, 60 a piedi e 100 in bicicletta, con oltre 11 mila metri di dislivello.
Simone Origone non è nuovo ad imprese del genere. Nel settembre del 2007, infatti, ha scalato venti vette oltre i 4000 metri dei massicci del Monte Rosa e del Cervino in appena 17 ore e 40 minuti.
