Tamponi rapidi nelle farmacie: è boom di richieste
Prime ad aderire al progetto “Farmacia dei servizi” per l’esecuzione di tamponi rapidi sono state diverse farmacie private valdostane, che hanno iniziato ad effettuare i test all’inizio della scorsa settimana. Il presidente di Federfarma Aosta e proprietario della Farmacia Centrale Alessandro Detragiache ha registrato fin da subito una vasta richiesta di tamponi: “Non me l’aspettavo, anche perché pensavo che tra Usl e Irv i bisogni fossero soddisfatti, ma probabilmente per molti risulta più facile l’accesso in farmacia”.
L’accordo siglato dalla Regione autonoma Valle d’Aosta, l’Azienda Usl della Valle d’Aosta e le organizzazioni sindacali dei farmacisti (Federfarma e Assofarm) ha fissato dei requisiti di sensibilità di almeno 90% e di specificità superiore al 95%, che i test proposti dalla Farmacia Centrale rispettano in pieno: “All’inizio si era pensato di utilizzare dei tamponi di terza generazione, che sono sovrapponibili al molecolare ma richiedono la lettura in un’apparecchiatura elettronica che è impossibile da attuare in farmacia. I nostri tamponi garantiscono una sensibilità del 96% e una specificità del 99% e sono quindi in regola con i parametri stabiliti dalla Regione”.
Prima di iniziare materialmente l’esecuzione dei tamponi, le farmacie devono seguire una lunga procedura per essere accreditate dagli enti di competenza e per ottenere i rifornimenti di tamponi. Le farmacie pubbliche e anche alcune private non si sono ancora attivate, mentre quelle che hanno intrapreso il servizio, tra cui la Farmacia Papone, devono quotidianamente gestire il flusso di dati verso l’Usl: “A fine giornata dobbiamo inviare i dati raccolti per attivare la procedura necessaria in caso di positività. Noi abbiamo iniziato a fare i tamponi da mercoledì scorso e per ora non abbiamo registrato neanche un positivo. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di persone che devono viaggiare, anche perché chi ha sintomi non può fare il tampone in farmacia ma deve rivolgersi agli organi competenti”. Nella Farmacia Papone e nella Farmacia Centrale, come del resto nella maggior parte delle farmacie valdostane, si vendono ancora i test sierologici, anche se la richiesta è calata per concentrarsi, ovviamente, sui tamponi rapidi.
Se a livello nazionale sta avanzando il progetto di coinvolgere anche le farmacie nelle vaccinazioni, l’ipotesi resta ancora lontana per la Valle d’Aosta, come spiega Detragiache: “Non ci è stato ancora richiesto e credo che non ce ne sarà bisogno. La nostra regione infatti è ben organizzata e per ora ha registrato la più alta percentuale di popolazione vaccinata in Italia. Di solito ci si appoggia alle farmacie nelle zone più popolose: con la giusta affluenza di dosi di vaccino, l’attuale sistema di vaccini valdostano può consentire di vaccinare in un tempo contenuto tutta la popolazione, senza ricorrere alle farmacie. Certo, se ci chiederanno di contribuire, non ci tireremo indietro”.
Qui l‘elenco completo delle farmacie dove è possibile eseguire un tampone.