Dal 12 gennaio, e per 30 giorni, i lavoratori degli uffici postali della Valle si asterranno dal lavoro straordinario. L’agitazione, proclamata ieri da Slc-Cgil, Slp-Cisl e Uilpost, è stata determinata dal rifiuto aziendale di ?assumere nuovo personale, indispensabile a ripristinare condizioni di normalità del servizio agli utenti e il rispetto dei diritti contrattuali?, come si legge in una nota diffusa dalle tre sigle sindacali.
?Poste italiane vuole scaricare su lavoratori e utenti – si legge ancora nel comunicato – i costi della riorganizzazione aziendale. Le organizzazioni dei lavoratori denunciano l’indifferenza con la quale i vertici di Poste Italiane affrontano l’emergenza dovuta alla carenza di organico che arriva a superare in alcune strutture di Aosta anche il 30% del personale necessario.
Cgil, Cisl e Uil ipotizzano nelle prossime settimane un’intera giornata di sciopero per contrastare le scelte aziendali che porteranno a chiudere uffici postali nel territorio con conseguenti ricadute negative sui livelli occupazionali. E intanto è stato fissato un incontro, per l’11 gennaio, con il presidente della Regione Luciano Caveri.