“Con il BASS lo snowboard è per tutti”: premiato il progetto di Andrea Borney

05 Dicembre 2017

Il BASS è un ausilio per permettere a tutti di vivere lo sport, e lo sport è vita”. Andrea Borney, Direttore tecnico di Antenne Handicap ONLUS e maestro di snowboard, presenta così il B.A.S.S., acronimo di Borney Adapted Snowboard System, uno snowboard adattato che consente alle persone con disabilità di andare in tavola come tutti, con l’aiuto di un maestro.

 “Con il BASS lo snowboard è per tutti” è stato uno dei progetti vincitori del bando “Call for Ideas” della Fondazione Vodafone Italia dedicato al tema dell’inclusione sportiva. Il finanziamento ricevuto dall’Associazione Antenne Handicap VdA Onlus, in collaborazione con l’Associazione Valdostana Maestri di sci, permetterà di esportare in tutta Italia questo sistema seguendo due vie, quella della formazione e quella dell’assegnazione degli ausili ad ogni collegio regionale dei Maestri di sci. “Questo progetto formativo ci aiuta a diffondere il BASS e, di conseguenza, ad incrementare la fruizione dello snowboard anche per le persone con disabilità”, ha spiegato Borney nel corso della presentazione del progetto, avvenuta martedì 5 dicembre presso il Teatro Regionale della Valle d’Aosta. “Non è una cosa semplice, perché per i maestri di sci ci vogliono molte competenze tecniche e una grande conoscenza delle diverse disabilità, subentrano fattori psicologici e metodologici. Anche avvalendoci di piattaforme di e-learning per le parti teoriche, contiamo di formare i maestri di sci di tutta Italia all’utilizzo del BASS su un arco temporale di due anni”. Borney spiega che la spinta alla diffusione è partita dal basso, da quegli stessi disabili desiderosi di potersi lanciare nelle discese sulla neve in tavola. “Il sistema è "nato" nel 2007 come un insieme di tubi saldati insieme, con mia figlia a fare da prima cavia. Poi si è evoluto, fino a diventare un mezzo di trasporto per tutti e non solo per i disabili, superando i test di evacuazione degli impianti. Un ringraziamento va all’Associazione Maestri di sci, che ci ha creduto, ma soprattutto a Daniela, che si è messa in gioco e mi ha aiutato a sviluppare questo ausilio”. Daniela Borrelli è la giovane che, per prima in Valle d’Aosta, ha sperimentato l’uso del BASS: “Quando Andrea me l’ha proposto ho accettato subito, senza ripensamenti. Sia perché mi piace sperimentare, sia perché è grazie a persone come Andrea che i ragazzi con disabilità possono scoprire nuove possibilità, che fino a qualche anno fa non potevamo neanche immaginarci. Lo sport è fonte di arricchimento, uno spunto per conoscersi e per conoscere le proprie abilità”.

Il bando della Fondazione Vodafone Italia metteva in campo risorse per un milione e seicentomila euro, dei 600 progetti pervenuti ne sono stati finanziati 39. Maria Cristina Ferradini, consigliere delegato della Fondazione, dà un’idea dei numeri riguardanti l’inclusione sportiva in Italia: “Solo il 10% delle persone con disabilità che vorrebbero praticare sport riescono a farlo. Questo dipende da motivi culturali, infrastrutturali, economici. Per un triennio il Presidente della Fondazione è stato Alex Zanardi, per noi lui è stato un esempio vivente di come si possa recuperare il gusto per la vita tramite lo sport anche in situazioni drammatiche. Abbiamo quindi deciso di provarci, anche con il marchio O.S.O., Ogni Sport Oltre. Abbiamo già aperto un nuovo bando per un totale di due milioni di euro. A noi non interessa il campione, ma l’emozione che fa sentire vivi: è per questo che abbiamo premiato il BASS”.

A margine dell’assemblea dell’Associazione Maestri di sci, il Presidente Beppe Cuc ha annunciato un rilancio della promozione di attività a favore della persone disabili, con una quota già messa a bilancio e l’acquisto di un supporto dual per lo sci.

Exit mobile version