Dallo sci al rally: per Simone Goldoni una vita tra velocità e traiettorie

15 Ottobre 2019

“Tra lo sci ed il rally ci sono tante affinità: la velocità, le traiettorie, l’agonismo. Il passaggio da uno all’altro è avvenuto quasi in automatico. Nel rally ho ritrovato quello che provavo al cancelletto di partenza delle gare di sci, le stesse emozioni, la stessa adrenalina”. Simone Goldoni, 29 anni, di origini piemontesi ma residente a Gressoney, sta vivendo un momento d’oro alla guida della sua Suzuki Swift 1.0: con il navigatore Flavio Garella ha vinto il girone CI WRC della Suzuki Rally Cup, ed il weekend dal 25 al 27 ottobre correrà il 38° Trofeo ACI Como, che assegnerà il titolo italiano monomarca Suzuki.

Trasferitosi in Valle d’Aosta con la famiglia quando aveva tre anni, Goldoni ha costruito una carriera sciistica nello Sci Club Gressoney che lo ha portato a far parte del comitato Asiva, con il quale ha corso la Coppa Italia risultando tra i primi quindici a livello nazionale, specializzandosi nello slalom e nel gigante. Nel 2011 è diventato maestro di sci, ma l’anno prima ha dovuto fare una scelta: “Non ho avuto la possibilità di fare dello sci un mestiere: o fai il salto, o devi fare altro. A trasmettermi la passione per i motori sono stati mio papà, che faceva gare di enduro in moto, e mio fratello. Anche se al rally mi ci sono avvicinato da solo, con il primo stipendio da maestro di sci ho pagato l’iscrizione al Jolly Rally di Aosta, nel 2011, e da lì è cominciata la mia passione”.

Dopo l’ingresso nel team Gliese Engineering nel 2012, la crescita di Simone è stata costante, fino a raggiungere la vittoria della classe N2 dell’International Rally Cup alla guida di una Peugeot 106 nel 2016; il trionfo di quest’anno è arrivato grazie a due vittorie (nel Rally 1000 Miglia e nel Rally di Alba), due secondi posti (nel Rally Elba e nel Rally del Salento), un quarto posto all’esordio stagionale nel Rally San Martino ed il ritiro nel Rally della Marca.

“Mi piacerebbe continuare quest’esperienza anche l’anno prossimo, ma il rally è uno sport in cui i soli risultati non bastano: c’è bisogno di molti soldi e di persone che ti sostengano, e quest’anno sono stato fortunato ad averle. Ho ancora parecchio margine per migliorare, ma mi ritengo fortunato ad avere queste possibilità”. Tanti sacrifici, non solo economici: una stagione di questo tipo richiede una spesa di circa 35.000 €, ed un impegno, per ogni gara, che va dal martedì alla domenica. “Non faccio ferie, lavoro come maestro di sci, nell’agenzia immobiliare di famiglia e come istruttore di guida sicura”, spiega ancora Simone Goldoni. “Non faccio del rally un mestiere, ma se lo vuoi fare ad un certo livello devi fare tanti sacrifici e puntare sui montepremi vinti ed i supporti esterni. Il Trofeo Suzuki è molto valido anche a livello di visibilità mediatica, con articoli sulla Gazzetta dello Sport e servizi su SportItalia e RaiSport. Speriamo che questa visibilità aiuti”.

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