“In Estonia per dare un segnale in vista dei Mondiali”
Manca ormai poco, le valigie sono già pronte ed il viaggio è già iniziato. I Mondiali di Lahti, l’evento più atteso di questa stagione dello sci di fondo, inizieranno tra una settimana esatta, giovedì 23 febbraio, con la gara su cui tutti gli occhi dei valdostani saranno puntati: la sprint skating. Prima della Finlandia, però, c’è da pensare alla tappa – tutt’altro che di secondo piano – estone.
A Otepae, nel weekend, è infatti prevista la Coppa del Mondo, con la sprint di sabato e la distance di domenica. Federico Pellegrino è tutt’altro che distratto: “La gara di sabato non è un ostacolo, ma è uno dei tasselli di avvicinamento al Mondiale. È un passo importante per dare un segnale ed avere un impatto sugli avversari. A Falun non si aspettavano di vedere un Pellegrino così e sono contento di averli sorpresi ed aver fatto capire che ci sono. In Estonia serve fare bene per dare una conferma”, racconta il poliziotto di Nus. A Otepae Pellegrino si presenta da leader della Coppa del Mondo di specialità e, soprattutto, arriva reduce da un bel crescendo di risultati, culminato con la prima vittoria stagionale a Falun a fine gennaio. “Nello sci di fondo ci sono tanti ingranaggi che devono incastrarsi alla perfezione”, spiega. “In una disciplina come la sprint, non è solo la forma fisica a contare: c’è la resistenza, il cambio di ritmo, lo spunto, ma anche la fiducia, i materiali, la fortuna. Speravo di stare bene fin dall’inizio ma mi mancava lo spunto. Ogni anno cambiamo qualcosa nella preparazione, altrimenti il fisico si abitua. Cambiare, però, è sempre un rischio, e forse abbiamo caricato troppo. Con una serie di allenamenti più mirati ho ritrovato il cambio di ritmo e con esso la fiducia”. Il dubbio che la preparazione fosse stata improntata sul lungo termine, in vista proprio dei Mondiali, o fosse stata influenzata dallo stiramento all’adduttore della gamba sinistra di inizio stagione, viene fugato dal diretto interessato: “Gli unici strascichi che l’infortunio ha avuto sono stati legati ad un sovraccarico sull’altra gamba, per compensare o per proteggere inconsciamente la sinistra, ma non sono tali da influenzarmi”.
Il ventiseienne di Nus arriva ai Mondiali carico: dopo essere rimasto a Gressoney ad allenarsi, per cercare di ricreare il più possibile le condizioni che si potrebbero trovare in Finlandia, partirà per Lahti il giorno stesso della gara estone, in modo da essere pronto a sciare già da domenica e prendere confidenza fin da subito con la pista di gara. “Questo è il mio quarto Mondiale, dopo Oslo, Val di Fiemme e Falun. Vorrei migliorare il quinto posto di Falun di due anni fa evitando, possibilmente, il quarto posto”, scherza scaramanticamente. “Spero di partecipare anche alla team sprint che, pur essendo a tecnica classica, può dare buone possibilità di medaglia”. Le porte (e le speranze dei tifosi) rimangono aperte a tutte le possibilità, dalla Coppa del Mondo alla medaglia iridata: “Sono consapevole che il metro per giudicare un atleta sono le medaglie. Sono però anche consapevole che non è facile essere competitivo dall’inizio alla fine di una stagione, né nel momento esatto di un Mondiale. Se arrivasse una medaglia andrebbe ad impreziosire un palmarès di tutto rispetto e ne sarei veramente felice, ma se non dovesse arrivare non sarà da farne un dramma”, conclude Pellegrino.
L’appuntamento Mondiale, quindi, è per giovedì 23 febbraio alle 16, mentre la Coppa del Mondo sarà sabato alle 11.