Turismo: bene l’estate 2022, ma sempre più difficile trovare personale

28 Ottobre 2022

Sette aziende del settore turistico su dieci negli ultimi tre anni hanno avuto difficoltà a trovare personale per mandare avanti le proprie attività. Il dato emerge dal secondo report di analisi economico-territoriale del settore turistico realizzato dalla Chambre Valdôtaine, con il supporto tecnico dell’Istituto Nazionale di Ricerche Turistiche (ISNART) e di Turismo OK, allo scopo di analizzare le necessità presenti e le opportunità future per un concreto sviluppo del comparto.

La ricerca – che verrà illustrata anche giovedì 3 novembre nel corso di The First Thursday – da una parte ha preso in un esame della situazione delle imprese per recepire le principali problematiche e le soluzioni messe in atto per porvi rimedio e  dall’altra le aspettative dei giovani studenti nei confronti del mondo del lavoro. Qui la pubblicazione sul sito dell’Osservatorio Turistico della Valle d’Aosta di TurismOK.

Sono state intervistate 322 imprese del settore alberghiero (55,3%), ristorativo (26,1%) e extra alberghiero (18,6%). Il problema a selezionare e ingaggiare personale è cresciuto di anno in anno soprattutto per il settore della ristorazione, dove il 77% delle aziende segnala difficoltà.

Alla base del problema, secondo gli imprenditori, vi sono gli orari e i giorni di lavoro (41%) o (40%). Oltre metà degli intervistati assegna la responsabilità in massima parte al cambiamento culturale e di aspettative da parte dei giovani, mentre per 1/3 di loro la propria categoria non sempre ha saputo creare i presupposti corretti per un team di lavoro coeso e duraturo.
Per far fronte alla carenza di personale, oltre il 50% delle imprese segnala un aumento dell’impegno dei titolari dell’azienda. Il 17% ha aumentato i salari ed il 14% ha limitato la propria proposta o rivisto le modalità di offerta.

Diversa la lettura dei giovani intervista, circa 240 allievi dell’Istituto Tecnico Corrado Gex di Aosta, della Fondazione turistica di Châtillon e dell’Istituzione scolastica Liceale, Tecnica e Professionale di Saint-Vincent. La grande maggioranza degli intervistati (80%) punta ad un lavoro sicuro o ad una attività che rappresenti le proprie passioni. Nella scelta del posto di lavoro l’elemento che emerge come preponderante è l’offerta economica, mentre sembra meno rilevante l’empatia con il datore di lavoro. Tra gli elementi maggiormente ricercati dagli studenti vi sono il rispetto da parte del datore di lavoro e la chiarezza, fin da subito, in merito ad orari e condizioni economiche.

Oltre agli aspetti occupazionali, la ricerca ha evidenziato come l’estate 2020 sia stata caratterizzata da una improvvisa ripresa del mercato in corrispondenza dell’allentamento delle restrizioni Covid e da una coda di stagione particolarmente lunga. Il 2021 ha registrato un avvio lento e tardivo a seguito delle restrizioni alla circolazione e all’applicazione del Green Pass. Il 2022 è stato invece l’anno della ripresa vera e propria, avvicinandosi per numeri al record del 2019.

Da giugno ad agosto sono stati registrati circa 500mila arrivi e oltre 1,5 milioni di presenze (-3,1% sia di arrivi che di presenze rispetto al 2019). Il turismo durante l’estate parla prevalentemente italiano (circa 74%) e circa la metà degli ospiti arriva dalle 3 regioni di prossimità. Gli stranieri, seppur aumentati rispetto al 2021, non sono ancora tornati ai livelli pre pandemia. Anche per loro le provenienze sono quelle di prossimità. Bene anche i turisti provenienti dai Paesi Bassi. 
Re di presenze rimane sempre il comprensorio del Monte Bianco, che da solo attrae un terzo del totale dei turisti, seguito dal comprensorio del Monte Rosa, in risalita, e del Gran Paradiso. Quest’ultimo in realtà ha perso peso percentuale a favore di Aosta e Dintorni e del Monte Cervino.

Altri elementi segnalati dall’indagine riguardano il ruolo crescente delle agenzie di viaggio online (OTA) anche per il marketing, un aumento lineare dei prezzi, una difficoltà di programmazione, anche dovuta ai cambiamenti climatici, ed una richiesta di sempre maggiore consapevolezza e competenza delle imprese sulla struttura dei costi e dei ricavi.

“Si tratta di una analisi estremamente interessante – commenta il Presidente della Chambre Roberto Sapia – che se da una parte conferma il buon andamento della stagione estiva, dall’altra evidenzia una diversa percezione del lavoro da parte delle imprese e delle giovani generazioni. Se per le prime la carenza di manodopera è essenzialmente dovuta agli orari di lavoro, per i secondi questa non sembra essere una criticità, ponendo piuttosto l’accento sulla necessità di maggiore chiarezza sugli aspetti contrattuali. E’ questo un dato che ci impone una riflessione attenta e che evidenzia come sia sempre più necessario intensificare e rendere più puntuale il dialogo tra mondo del lavoro e sistema educativo”.

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