La La Land di Damien Chazelle

05 Agosto 2017

Che cosa racconta:
Una storia semplice, “dedicata a coloro che sognano”. Quella dell’innamoramento tra un appassionato pianista jazz che ambisce ad aprire un locale tutto suo e un’aspirante attrice che lavora come cameriera ad Hollywood (e dove, altrimenti?). Il film ricorda e ci mostra l’importanza e la bellezza dell’inseguire i propri sogni senza tralasciare le tortuosità, i sacrifici e le possibili perdite che possono segnare il cammino di chi desidera far della propria passione lo scopo di un’intera vita, nonché la potenza dell’amore che dona forza e coraggio a chi lo vive.

Come lo racconta:
Attraverso un musical di altissimo livello, carico di citazioni filmiche che omaggiano soprattutto i grandi classici del genere e il cinema in generale, puntando (e vincendo) su una colonna sonora che ha valso diversi premi al compositore Justin Hurwitz e che si è guadagnata l’Oscar per la migliore canzone City of Stars; servendosi di due attori (qui anche apprezzabili cantanti e ballerini)  entusiasti, credibili ed emozionanti. Il giovane Chazelle dirige magistralmente l’opera puntando sulle sue peculiarità registiche: l’utilizzo funzionale e marcato dei colori ma soprattutto il montaggio serrato nelle scene in cui qualcuno suona (come già fatto in Whiplash), il grandangolo, le carrellate laterali e le lunghe sequenze filmate in un’unica ripresa.

Curiosità:
Ryan Gosling non è stato sostituito da controfigure nelle scene in cui suona il pianoforte ma ha affrontato lo studio dello strumento per diversi mesi prima delle riprese.
Il ruolo di Mia (per il quale la Stone ha ottenuto il premio Oscar) inizialmente doveva essere interpretato da Emma Watson, costretta poi a rinunciare poiché al tempo aveva già accettato il ruolo di protagonista in La Bella e la Bestia.
Il titolo si riferisce sia alla città di Los Angeles sia, in modo figurato, al mondo dei sogni, euforico e lontano dalla realtà.
La sceneggiatura di La La Land era pronta ancora prima dell’uscita di Whiplash (2014).
Il film è girato in Cinemascope (in widescreen, grande schermo) largamente in uso negli anni ’50 e ’60.

Perché vederlo:
La La Land merita di essere visto da coloro che amano la settima arte perché è un eccellente prodotto, tecnicamente complesso e ricercato ma nello stesso tempo godibile da tutti.
La La Land deve essere assolutamente visto da tutti coloro che amano il genere musical e la magia a cui la commistione tra musica, canto, ballo e recitazione dà origine, coadiuvata da decine e decine di cambi d’abito e contornata da paesaggi e ambientazioni indimenticabili.
La La Land si fa piacevolmente guardare da tutti coloro che adorano farsi emozionare e trasportare dal cinema in un altrove, dove la testa non può far altro che restare, il più a lungo possibile, tra le nuvole.

Una battuta:
Keith: “Come puoi essere un rivoluzionario se sei così tradizionalista?”

Exit mobile version