Cervino CineMountain, tanti ospiti e anteprime al Festival Internazionale del Cinema di Montagna

Cuore della rassegna di quest’anno sarà il legno, elemento caro alle popolazioni delle terre alte come matrice della cultura materiale. Tra i primi ospiti annunciati Mauro Corona, Hans Kammerlander e François Cazzanelli, e l’ex alpinista Didier Berthod.
kurt diemberger

Fervono i preparativi per la XXIII edizione del Cervino CineMountain, in programma a Breuil-Cervinia e Valtournenche dall’1 al 6 agosto 2020.

Protagoniste come ogni anno saranno le grandi imprese alpinistiche e la vita ai confini del mondo, a partire dai racconti degli ospiti delle grandi serate e delle matinées culturali. Tra i tanti ospiti in cartellone ci sono Mauro Corona, che aprirà il festival, Hans Kammerlander e François Cazzanelli, la storia passata e futura dell’alpinismo sul Cervino, l’ex alpinista Didier Berthod, con il suo racconto di conversione religiosa e tanti altri che saranno svelati nel corso delle prossime settimane, e Antoine Le Menestrel, scalatore ballerino che si esibirà diverse performance tra danza e arrampicata.

Oltre agli ospiti, naturalmente, ci saranno film in concorso, tra i quali i Grand Prix des Festival, gli Oscar della Montagna, selezionati tra i vincitori dei più importanti festival internazionali. E ancora le matinée, con le presentazioni delle ultime novità editoriali, la libreria del festival e tutto intorno lo splendido scenario del Cervino, tra trekking, passeggiate, escursioni e perché no, lo sci nell’unica località italiana dove è possibile scivolare sulla neve anche in estate.

Cuore dell’evento di quest’anno sarà il legno, elemento caro alle popolazioni delle terre alte come matrice della cultura materiale. Di legno è il tronco che sostiene gli alberi, con il legno si possono costruire le case, gli arredi, gli utensili usati nei lavori tipici montani praticando i quali si è sempre in contatto con questo materiale. Semplice e raffinato il legno evoca il legame profondo tra uomo e natura, sublimato proprio dall’arte della scultura che ne interpreta il legame misterioso.

Anche in questa edizione la giuria del concorso assegnerà il Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée, l’“Oscar del cinema di montagna”, ad uno dei film vincitori dei festival internazionali, provenienti dal circuito dell’International Alliance for Mountain Film, riuniti nel cartellone. La rassegna è, infatti, una sintesi della migliore e più recente produzione cinematografica internazionale dedicata al tema che, quest’anno in particolare, causa chiusura delle sale e cancellazione dei festival che solitamente lo precedevano, trova nel Cervino CineMountain un palcoscenico privilegiato.

Le 7 opere selezionate, 3 delle quali in anteprima italiana, quest’anno in questa speciale categoria, rappresentano il meglio della produzione mondiale di cinema di montagna degli ultimi due anni: un viaggio che ci porterà ad esplorare i paesaggi montani di tutto il mondo, dalle Alpi all’Himalaya, dal Medio Oriente alle Ande, e ad approfondire tematiche di forte attualità e di valenza universale, come l’emancipazione femminile e la valorizzazione delle culture indigene, il soccorso alpino, il connubio sport-disabilità e il ritorno alla natura nell’epoca della comunicazione digitale.

Il programma del Festival

Sabato 1 agosto 2020

POESIE SCOLPITE NEL LEGNO
Piazzetta delle Guide – Valtournenche alle ore 21

Mauro Corona ci svela la sua meno conosciuta anima di artista del legno, una tradizione, tramandata di generazione in generazione nei piccoli centri montani come Erto. Era appena un bambino quando il nonno Felice, abile boscaiolo e provetto incisore, lo iniziò all’arte di scolpire utensili di legno e da allora non ha mai smesso di dedicarsi all’arte della scultura, scolpendo busti femminili, tematiche sacre e rurali, come il lavoro nei campi, o intimiste, legate al disastro del Vajont. Con Mauro Corona ci saranno il valdostano Dorino Ouvrier, personaggio di primo piano nel panorama dell’arte e dell’artigianato di tradizione, e Antoine Le Menestrel, lo scalatore ballerino che si esibirà in una performance tra danze e arrampicata.

Mauro Corona

Domenica 2 agosto 2020

Ore 21 – A ciascuno il suo…Cervino
Via Jean-Antoine Carrel – Breuil-Cervinia

Al Cervino CineMountain non può mancare l’appuntamento con il grande alpinismo, che quest’anno ripercorre la linea sottile che congiunge uno dei più grandi del recente passato, Hans Kammerlander, con il nuovo che si fa spazio nel gotha degli artisti delle vette, François Cazzanelli. A legarli, nel segno del Cervino un record: scalare in sole 24 ore tutti e quattro i crinali del Cervino in ascesa e discesa, un’impresa che Kammerlander conquistò in 23 ore, replicata da François Cazzanelli, la giovane guida alpina del Cervino e promessa dell’alpinismo mondiale, insieme al compagno di cordata Andreas Steindl (CH), in 16 ore e 4 minuti. Sul palco racconteranno vecchie e nuove emozioni accomunate dall’amore per il Cervino. Conduce Luca Castaldini (Gazzetta dello Sport).

Ore 21 – Proiezione dei film in concorso
Centro Congressi – Valtournenche

JE FINIRAI EN PRISON di Alexandre Dostie (CAN, 21′, 2019) ANTEPRIMA ITALIANA
THE LAST MOUNTAIN di Dariusz Załuski (PL, 83‘, 2018) ANTEPRIMA ITALIANA
ERIC ESCOFFIER – La Fureur de Vivre di B. De Lapierre e S. Gauci (FR, 52‘, 2019) ANTEPRIMA ITALIANA

Hans Kammerlander
Hans Kammerlander

Lunedì 3 agosto 2020

Ore 11 – Les matinées – Ciò che ho vinto, ciò che ho perso
Piazzetta delle Guide – Valtournenche

Hans Kammerlander sarà anche il protagonista della prima delle matinées, in compagnia di una pietra miliare dell’alpinismo himalayano, Kurt Diemberger. Da una parte le 50 prime ascensioni di Kammerlander, che lo hanno reso uno degli alpinisti più forti del suo periodo e assoluto innovatore dell’himalaysmo, con 12 dei 14 Ottomila scalati e il primo concatenamento di due Ottomila: Gasherbrum I e Gasherbrum II; dall’altra l’unico alpinista vivente ad aver scalato due Ottomila in prima assoluta – il Broad Peak nel 1957 e il Dhaulagiri, nel 1960, senza ossigeno e senza nemmeno portatori d’alta quota – che ha conquistato 4 Ottomila ed è considerato uno dei massimi alpinisti al mondo. Conduce Enrico Martinet (La Stampa).

Ore 16 – Proiezione dei film in concorso
Centro Congressi – Valtournenche

VULNERABILE BELLEZZA di Manuele Mandolesi (ITA, 75′, 2019)
FULL MOON di J. Mesle, M. Kroneck, P. Becker, J. Müller (GER, 6′, 2019) ANTEPRIMA ITALIANA
THE WIND. A Documentary Thriller di Michal Bielawski (POL, 75′, 2019)

Ore 21 – Proiezione dei film in concorso
Centro Congressi – Valtournenche

CINO, IAN! di Tobia Passigato (ITA, 11′, 2019) ANTEPRIMA MONDIALE
CHOLITAS di Jaime Murciego, Pablo Iraburu (SPA, 80′, 2019) ANTEPRIMA ITALIANA
BELOVED di Yaser Talebi (IRAN, 2018, 61m)

 

Martedì 4 agosto 2020

Ore 11 – Les matinées – la memoria del legno
Cervinia – Via Jean- Antoine Carrel

Grazie alle suggestioni della Dott.ssa Roberta Bordon, direttrice Beni Culturali ecclesiastici della Diocesi di Aosta, e di Piermauro Reboulaz, restauratore di opere lignee, nonché presidente del CAI Valle d’Aosta,  il festival si addentra nel ricco e spesso inedito patrimonio culturale valdostano, dove la frontiera fra artigianato e arte non è sempre percettibile. Conduce Luisa Montrosset.

Ore 16 – Proiezione dei film in concorso
Centro Congressi – Valtournenche

CHADDR – A River Between Us di Minsu Park (GER, 90′, 2020) ANTEPRIMA ITALIANA
POLYFONATURA di Jon Vatne (NOR, 20′, 2019) ANTEPRIMA ITALIANA
IL PASSO DELL’ACQUA di Antonio Di Biase (ITA, 52′, 2019)

Ore 21 – La tonaca nel sacco
Centro Congressi – Valtournenche

Ancora una grande serata: Château Rima, nel sud della Francia, ospita la comunità religiosa Eucharistein, che ha come scopo l’Adorazione di Gesù nell’Eucaristia ed è il luogo scelto da un ex grande scalatore per la sua consacrazione a Dio, lo svizzero Didier Berthod, oggi “Padre Didier”. Una vita fatta di rocce, conquiste e notorietà quella dei suoi primi trent’anni, che lo ha portato a diventare una star dell’alpinismo, a scalare le montagne del mondo Yosemite fino al Canada, su quel Monte Cobra dove sperimenta che il corpo ha un limite. Ma la fede, come le vette, è sempre stata compagna della sua vita fino al 2006, quando ha deciso di intraprendere una nuova via. Insieme al parroco “alpinista” di Valtournenche Don Paolo Papone, guida alpina onoraria del Cervino, ripercorreranno questa storia di avvicinamento a Dio fisico e intimo. Un legame, quello tra il sacro e le terre alte, che ritorna proprio nel legno, origine e voce del bosco.

Ore 21Proiezione dei film in concorso
Centro Congressi – Valtournenche

FISSURE di Christophe Margot (SVI, 26′, 2019) ANTEPRIMA ITALIANA
IT WASN’T THE RIGHT MOUNTAIN, MOHAMMAD di Mili Pecherer (FRA, 28′, 2020) ANTEPRIMA ITALIANA
CLIMBING BLIND di Alistair Lee (UK, 2020, 89m) ANTEPRIMA ITALIANA

 

Mercoledì 5 agosto 2020

Ore 11 – L’aimant di e con Antoine Le Menestrel
Piazzetta delle Guide – Valtournenche

Negli anni 80 Antoine Le Menestrel era uno dei protagonisti dell’arrampicata, oggi è un’artista, capace di rendere unico bellissimo gesto questo dell’arrampicata che si fonde poeticamente con la danza. Al Cervino CineMountain darà vita a l’Aimant, un’acrobatica e romantica rivisitazione della pièce shakespeariana in cui Le Menestrel diventa un Romeo improvvisato alla ricerca della sua Giulietta, una performance spettacolare.

Ore 11 – Les matinées – Whitetout. Coraggio, audacia, speranza
Cervinia – Via Jean- Antoine Carrel

Un libro dedicato a chi ha bisogno di audacia e speranza per trovare la forza di rialzarsi Chamonix, 8 dicembre 2018. La paraclimber Eleonora Delnevo e la palombara Dorota Bankowska sono invitate a condividere le loro esperienze di vita al TEDx. Fra il pubblico siede ammirata la guida alpina Anna Torretta. Nasce quella sera un’amicizia speciale, inattesa, fra queste tre donne abituate a non mollare, a superare i pregiudizi culturali e determinate ad affrontare ogni sfida. E dall’amicizia si sviluppa presto un ambizioso progetto, folle e vitale come le protagoniste: la prima gara di ice-sliding, una disciplina sportiva inclusiva al 100%. Perché il vero traguardo sta nella partenza. Con Anna Torretta, Dorota Bankowska e Giulia Capocchi. Conduce Enrico Martinet (La Stampa).

Ore 16 – Proiezione dei film in concorso
Centro Congressi – Valtournenche

DRØMMELAND di Joost van der Wiel (Paesi Bassi, 2019, 72m)
JEMAND UND NIEMAND di Joscha Douma (GER, 27′, 2019) ANTEPRIMA ITALIANA
SOLO IN VOLO di Gianluca Maspes (ITA, 31′, 2018)
THE ROPE di Matteo Forli (ITA, 24′, 2020) ANTEPRIMA MONDIALE

Ore 21 – Espace Film Commission Vda
Centro Congressi – Valtournenche

con Alessandra Miletto, Pola Langowska, Paola Piacenza e Domenico Quirico

Si ferma – solo per quest’anno – il premio Film Commission Vallée d’Aoste, dedicato al miglior film valdostano, ma, fra i molti lavori che sono stati girati sul nostro territorio, ne saranno presentati due due, tra i più importanti, in anteprima assoluta: Fronte Interno. Un Viaggio In Italia con Domenico Quirico di Paola Piacenza, prodotto da Frenesy Film Company di Luca Guadagnino. Uno dei più importanti reporter italiani racconta la povertà in Italia, dalla Valle d’Aosta alla periferia di Napoli;  Broad Peak, di Leszek Dawid, prodotto dagli East Studios di Varsavia in coproduzione con la valdostana L’Eubage, primo film di finzione polacco a tema alpinistico. La storia della conquista del Broad Peak da parte del grande alpinista Macej Berbeka e del suo tragico epilogo.

Ore 21 – Proiezione dei film in concorso
Centro Congressi – Valtournenche

JE FINIRAI EN PRISON di Alexandre Dostie (CAN, 21′, 2019) ANTEPRIMA ITALIANA
ANIMAL IMAGE di Perttu Saksa (FIN, 30′, 2019) ANTEPRIMA ITALIANA
PIANO TO ZANSKAR di Michal Sulima (UK, 2018, 86m)

 

Giovedì 6 agosto 2020

Ore 11 – Esplorare, camminare, resistere
Piazzetta delle Guide – Valtournenche

La giornata che chiude il festival sarà ricca di appuntamenti. Per l’ultima delle matinées in programma, il giornalista de La Stampa Domenico Quirico, rapito in Siria e liberato dopo 5 mesi, e lo psicologo sportivo Pietro Trabucchi sveleranno il segreto della resistenza interiore, la capacità di superare quei fattori culturali e stile di vita scorretto che provocato la crisi della società attuale.

Ore 16 – Proiezione dei film in concorso
Centro Congressi – Valtournenche

ANERCA – Breath of Life di J. e M. Lehmuskallio (FIN, 87′, 2020) ANTEPRIMA ITALIANA
TOGRØVERE di Martin Walther (NOR, 20′, 2019) ANTEPRIMA ITALIANA
EXTREME RESPECT di Kevin Kok (ITA, 6′, 2020) – ANTEPRIMA MONDIALE
BENI – SPEED TRANSALP di Dario Tubaldo (ITA, 29′, 2019)

Ore 21 – La serata di consegna degli Oscar della montagna
Piazzetta delle Guide – Valtournenche

I vincitori della XXIIIª edizione del Cervino CineMountain Festival e una performance di Antoine Le Menestrel. Proiezione del “Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée”

I Grand Prix des Festival

“Beloved” di Yaser Talebi (IRAN, 2018, 61m) – GRAND PRIX FESTIVAL DI DOMZALE
Firouzeh, è una donna di ottant’anni che vive immersa nella natura tra le montagne dell’Iran, con la sola compagnia delle sue mucche, a cui è profondamente affezionata. Malgrado abbia scelto uno stile di vita duro e maschile, lo interpreta in modo poetico.

“Cholitas” di Jaime Murciego, Pablo Iraburu (SPA, 80′, 2019) – GRAND PRIX FESTIVAL DI AUTRANS – ANTEPRIMA ITALIANA
Cinque donne indigene boliviane sono coinvolte in una spedizione unica. Come simbolo di emancipazione, si propongono di scalare la montagna più alta d’America, l’Aconcagua.

“Climbing blind” di Alistair Lee (UK, 2020, 89m) – GRAND PRIX FESTIVAL DI KENDALANTEPRIMA ITALIANA
Jesse Dufton è affetto, fin dalla nascita, da una malattia degenerativa della vista che gli permette soltanto di distinguere tra luce e buio. Nonostante le sue condizioni, Jesse affronta l’ambizioso tentativo di essere il primo ipovedente a scalare l’iconico Old Man of Hoy, un monolite di arenaria alto 137 metri, nelle Isole Orcadi.

“Drømmeland” di Joost van der Wiel (Paesi Bassi, 2019, 72m) – GRAND PRIX DUTCH FF
Fuggito dalla società per una vita da eremita in una piccola baita di legno sulle montagne norvegesi, il sessantenne Nils condivide online, attraverso il suo smartphone, la sua vita da sogno, cercando di raggiungere un difficile equilibrio fra comunione con la natura e bisogno di contatti col mondo esterno.

“Piano To Zanskar” di Michal Sulima (UK, 2018, 86m) – GRAND PRIX FESTIVAL DI KATHMANDU e BANFF
Desmond, un accordatore inglese di 65 anni, decide di effettuare la più impegnativa e pericolosa consegna della sua carriera: trasportare un pianoforte, vecchio 100 anni e pesante 80 chili, da Londra fino al cuore dell’Himalaya indiano, per donarlo ad una scuola elementare.

“Solo In Volo” di Gianluca Maspes (ITA, 31′, 2018) – GRAND PRIX FESTIVAL DI USHUAIA
Luigi Bombardieri fu un solitario, animato dall’amore per la montagna e dai valori del CAI. Tra le sue idee ci fu quella di sperimentare l’utilizzo degli elicotteri per i soccorsi in montagna. Mezzo secolo dopo la sua morte, Maurizio Folini, guida alpina, diventa pilota di elicotteri e porta fino in Nepal la sua intuizione.

“The Last Mountain” di Dariusz Załuski (Poland, 2018, 83m) – GRAND PRIX KRAKOW MOUNTAIN FF – ANTEPRIMA ITALIANA
La vera storia del tentativo di arrampicata sul K2, l’ultima vetta himalayana inviolata in inverno, dei veterani dell’alpinismo Krzysztof Wielicki, Adam Bielecki e Denis Urubko. Nel corso della spedizione fu soccorsa l’alpinista francese Elisabeth Revol: una delle operazioni di salvataggio più straordinarie della storia dell’alpinismo.

Cervino Cinemoutain locandina

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