La sfida di Kimera EVO37, la reinterpretazione della Lancia Rally 037
Luca Betti è un concreto esempio di eclettismo applicato ai motori. Positivamente influenzato da genitore e zio, diventa ben presto pilota e manager di se stesso. In quindici anni di attività, coglie affermazioni prestigiose e disputa innumerevoli gare internazionali. Kimera Motorsport nasce come scuderia di supporto. Oggi è sinonimo di restomod accurato, diremmo maniacale.
Sintesi di professionalità e competenza è la EVO37, reinterpretazione della Lancia Rally 037 che, ad inizio anni ottanta del secolo scorso, si aggiudicò il Mondiale Rally 1983, battendo le trazioni integrali. Il restomod vuole che vengano rispettate le caratteristiche del modello originale, transitandolo all’attualità. Una sfida che deve coniugare passato e futuro, compendiandoli armonicamente, alla ricerca di un prodotto che seduca per la sua storia e per l’evoluzione che le è stata impressa. EVO37 è lo zenit di questa sfida.
Lo stesso Betti ha concepito il design, con stilisti di prim’ordine, ed è stata realizzata con il contributo di protagonisti dell’automotive torinese quali, tra gli altri, Italtecnica, Bonetto CV, Maps, LAM Stile, Bellasi e Sparco. Autentica Evoluzione è il claim della Casa. Claim che si declina attraverso il rigoroso rispetto della progenitrice, conferendole una evoluzione, appunto, che la renda moderna ma senza stravolgerla. Come se fosse progettata oggi.
Ebbene. Guardando la EVO37, la celebrazione di un glorioso passato è puntualmente azzeccata. EVO37 promana lo stesso fascino della Lancia Rally 037, il DNA è quello. Le linee sono riconoscibilissime, con un tocco di muscolosità contemporanea che le permea in tutti gli spazi. La base è costituita dalla scocca della Beta Montecarlo, con i quattro proiettori circolari, la gobba sul cofano, lo spoiler posteriore. L’attualizzazione si ritrova molto nella componentistica, con l’utilizzo di materiali quali carbonio, kevlar, titanio, acciaio e alluminio.
L’impianto frenante Brembo è a quattro dischi autoventilanti. Le sospensioni sono reingegnerizzate, con l’impiego di ammortizzatori Ohlins. Per il propulsore, sempre in posizione centrale-longitudinale, la base di partenza è il quattro cilindri in linea degli anni ottanta, a sua volta rivisitato da Italtecnica, sotto l’ala del tecnico padre della 037, Claudio Lombardi. I 2.15 litri di cilindrata si giovano di turbo e compressore volumetrico, un omaggio alla Delta S4: un sofisticato dispositivo elettronico gestisce la potenza, che si attesta sui 505 cavalli e 550 Nm di coppia motrice. La trazione è tradizionalmente posteriore, con differenziale autobloccante. Il collaudo spetterà a Miki Biasion, due volte campione del mondo rally. È prevista la produzione di 37 esemplari. Prezzo euro 480.000.