Rifugi per tutta la famiglia o quasi …
Da tempo desideravo scrivere di questo argomento che oggi torna d’attualità, dopo le grandi difficoltà incontrate in questi mesi e in vista dell’auspicabile riapertura, seppur parziale, dei rifugi.
Parliamo spesso di turismo light, green, sostenibile, rivolto alle famiglie. E il turismo estivo in montagna è proprio questo anche se a volte mi chiedo perché sia così poco conosciuto e praticato. È sufficiente fare due passi sui sentieri, anche nella cosiddetta alta stagione, per rendersi conto che la folla non è qui. Sembra di avere la montagna tutta per noi. Una possibile concausa, sicuramente non l’unica ma importante, è la difficoltà a portare con sé i propri amici a quattro zampe.
In molte famiglie è presente un cane e in diversi rifugi valdostani non è ammesso portarlo all’interno, neanche nel locale bar. Non penso ovviamente ai rifugi di alta montagna ma a quelli più accessibili e adatti a tutti per una camminata in giornata. Molti di noi, che vorrebbero fidelizzare i propri ragazzi alla semplicità e alla maestosità della montagna, posseggono un cane e lo ritengono a tutti gli effetti un membro della propria famiglia.
E in famiglia è bello condividere i momenti più piacevoli, come bella gita e una polenta in rifugio. E, ovviamente, senza il nostro fedele amico non è più una festa per tutti.
Sarà dovere del padrone del cane assicurare che lo stesso non sporchi, non disturbi la fauna e si comporti bene nel pieno rispetto degli altri.
Chissà se dopo i classici e usuali lamenti sulle difficoltà del turismo estivo qualche rifugio in più, come già avviene nella maggior parte dei locali pubblici, vorrà aprire le proprie porte anche ai nostri simpatici amici quadrupedi.
Garantiamo che sarà questo il modo per guadagnare qualche presenza sui nostri bei sentieri e qualche cliente per i ristori in quota.
Paola Calvetti