Boccata d’ossigeno per gli allevatori, da Martina ok a 55 mln per debiti e investimenti
Roma, 9 nov. (AdnKronos) – Uno spiraglio di luce per gli allevatori italiani, stremati dai debiti e in crisi di liquidità, arriva oggi con la firma del ministro Maurizio Martina al decreto attuativo del Fondo Latte. Un sosteno al reddito che giunge quanto mai provvidenziale in questi giorni di alta tensione sul ‘fronte’ del latte, con gli allevatori italiani, scesi di nuovo in strada con trattori e mucche sotto le bandiere della Coldiretti, per protestare contro prezzi troppo bassi, imposti dall’industria.
"Sarà uno strumento utile per sostenere la liquidità, la ristrutturazione dei debiti e gli investimenti degli allevatori italiani – ha spiegato il ministro – si tratta di un intervento da 55 milioni di euro che rientra nel nostro Piano straordinario per il settore lattiero".E’ quanto denunciano gli allevatori della Coldiretti provenienti dalle diverse regioni che continuano l’assedio, con trattori e mucche al seguito, alla multinazionale francese Lactalis che con l’acquisto dei grandi marchi nazionali Parmalat, Galbani, Invernizzi e Locatelli è diventata il primo gruppo del settore.
Il provvedimento "si aggiunge alla cancellazione dell’Imu sui terreni, dell’Irap e all’aumento della compensazione Iva al 10% approvati con la legge di stabilità. Siamo in campo con tutti gli strumenti a disposizione per sostenere il reddito degli allevatori che affrontano in questo momento una situazione di mercato preoccupante" ha sostenuto Martina. Il Fondo latte, in particolare, prevede interventi per la ristrutturazione del debito, come l’abbattimento dei costi di garanzia e interessi nel limite del ‘de minimis’, e per favorire gli investimenti attraverso la possibilità di accedere al Fondo credito Ismea.