Europee, cresce il sentimento anti Ue Il “fronte” potrebbe arrivare al 31%

28 Aprile 2014

Bruxelles, 28 apr. (Adnkronos) – I partiti della protesta anti-Ue potrebbero ottenere il 31% dei consensi alle prossime elezioni europee. E’ quanto rivela un’analisi del think tank Open Europe, basata su vari sondaggi e proiezioni raccolti da Vote Watch Europe, che in vista del voto del 25 maggio prevede una netta avanzata del fronte antieuropeista, rispetto al 25% raccolto dalle varie formazioni nel 2009. In termini di seggi, i partiti della protesta otterrebbero nel nuovo Europarlamento 218 seggi (su 751), con un aumento di 54 seggi.

Open Europe, paticolarmente attento ai valori dell’impresa e fautore di un modello flessibile di integrazione europea, ritiene che un tale risultato avrebbe come conseguenza una radicalizzazione del nuovo Europarlamento, con un rafforzamento degli ‘integralismi’ pro-Ue e anti-Ue e una marginalizzazione delle forze riformiste. Secondo le proiezioni del think tank, il numero di europarlamentari apertamente favorevoli alle politiche di libero mercato scenderebbe così da 242 (31,6%) a 206 (27,4%).

Nonostante il buon risultato che le formazioni anti Ue si apprestano a raccogliere nelle urne, secondo Open Europe il nuovo Europarlamento continuerà ad essere dominato dai partiti favorevoli allo status quo, anche se il loro peso è destinato a scendere. In termini di gruppi parlamentari, prevede il think tank, il gruppo Europa della Libertà e della Democrazia (Efd), al quale aderiscono la Lega Nord e l’Ukip britannico, è destinato a scomparire, sostituito da un nuovo gruppo parlamentare di "estrema destra" che raccoglierà gran parte delle formazioni apertamente anti Ue. 

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