Forbici, spille e aghi per rifarsi il naso: è la chirurgia estetica del XIX secolo

05 Aprile 2011

Londra, 5 apr. (Ign) – Bisturi, coltelli, forbici, penne, spille e aghi. Sono alcuni degli strumenti utilizzati nella chirurgia estetica del naso nel XIX secolo, come testimonia uno dei più antichi libri sul tema ritrovato da poco. Il testo in inglese si intitola ‘Le osservazioni chirurgiche sulla ricostruzione del naso; e sulla rimozione di polipi e altri tumori dalle narici’. Come si legge sul sito internet del ‘Daily mail’, a scriverlo è stato un chirurgo e i destinatari sono proprio i suoi colleghi: si tratta infatti di una sorta di manuale in cui vengono spiegate per filo e per segno le procedure. L’autore, John Stevenson, ha pubblicato nel 1833 il testo che, oltre al suo lavoro originale, comprende la traduzione della prima parte di un altro libro in tedesco del dott. Dieffenbach. Il tutto, rilegato con numerose altre opere sullo stesso argomento.

Nel libro compaiono schemi raccapriccianti delle procedure, che mostrano come i volti delle persone dovessero essere tagliati e ricuciti. E non mancano studi di casi di persone reali che hanno subito quelle procedure, come quella di un barone che ha perso la punta del naso durante un duello. Il testo descrive come i chirurghi dovrebbero utilizzare bisturi, coltelli e aghi per effettuare le operazioni, senza menzionare mai anestetici o rimedi contro il dolore ma offrendo istruzioni su come un assistente dovrebbe tenere il paziente fermo.

Si pensa che già i Greci e i Romani fossero in grado di eseguire operazioni di questo tipo. Procedure di cui si parla anche nel XVI secolo ma di cui sembra essersi persa la tradizione fino al XIX secolo, quando fu pubblicato il testo di Stevenson. Il libro è stato acquistato recentemente da un antiquario durante una svendita di una casa di campagna e messo all’asta per 3.000 sterline. Per Chris Albury, della casa d’aste Dominic Winter: “Questo è il secondo libro più prezioso in lingua inglese sul tema. E’ un argomento molto interessante, che risale comunque a prima del XIX secolo. Recentemente abbiamo infatti venduto un libro sulla pratica che risaliva al XVI secolo. Tuttavia – sottolinea Albury – il testo di Stevenson evidenzia che le celebrità di oggi non sono le prime ad essere andate sotto i ferri del chirurgo per migliorare l’aspetto del loro naso”.

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