Grand caldo e Islam, sì al bagno in mare durante il Ramadan. Ma ben coperti
(AdnKronos) – Fare il bagno in mare durante il mese di Ramadan è lecito, a patto di non oltrepassare i confini della decenza. E’ questo il parere dello sheykh algerino Mohammed Ali Ferkous, religioso di orientamento salafita, che con una fatwa tutto sommato ‘permissiva’ ha esortato i fedeli musulmani a non lasciarsi andare ad atteggiamenti licenziosi e all’esibizionismo sulle spiagge del Paese durante il periodo del sacro digiuno.
Temperature alte – Come si legge sul quotidiano algerino ‘Ennahar’, l’inizio di Ramadan è stato caratterizzato da un picco delle temperature, che hanno raggiunto i massimi storici, spingendo gli algerini a cercare un po’ di refrigerio sui litorali.
Abbigliamento scandaloso – Il giornale denuncia "la massiccia presenza di uomini e donne insieme, e questo in pieno giorno, nonostante le numerose fatwa che raccomandano di evitare situazioni simili", ma anche "la diffusione di un abbigliamento scandaloso e immorale proprio durante le ore di digiuno" oppure "la presenza in acqua di decine di ragazzi e ragazze noncuranti del fatto che altre persone stavano digiunando".
E’ così che sul suo sito web, lo sheykh Ferkous ha spiegato quale sia la via da seguire: luce verde per i bagni, a patto di evitare la nudità e rispettare i valori sacri, come quello del digiuno. L’importante è che l’acqua del mare non entri in bocca, ma se dovesse accadere incidentalmente, il fedele stia sereno: per Ferkous in questo caso il digiuno non è rotto.