Il neosposo Izzo in aula a Brescia: “In semilibertà ho commesso altri gravi reati”
Brescia, 11 mar. (Ign) – Durante la semilibertà "ho commesso anche altri gravi reati". Il giorno dopo il matrimonio con la giornalista Donatella Papi, il 'mostro del Circeo, Angelo Izzo, è stato chiamato a deporre al tribunale di Brescia come teste al processo per la strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 (8 morti e un centinaio di feriti).
Izzo, con la fede al dito la stessa giacca e cravatta della cerimonia, è stato un fiume in piena, parlando ininterrottamente per quattro ore. Il neosposo ha quindi rivelato di avere commesso altri reati quando era in regime di semiliberta', oltre all'omicidio di due donne, madre e figlia, nel 2005.
"A volte la vita e' complicata. Quando sono uscito nel 2002 pensavo mi sarei comportato bene. Poi un po' per megalomania, un po' per pressioni, un po' perche' ho fatto il passo piu' lungo della gamba, e' uscita la mia parte violenta che pensavo di avere messo sotto controllo. In questi anni ho commesso anche altri reati gravi oltre a quello delle due donne. Un giorno forse decidero ' di parlarne, ne rispondero' nella sedi opportune". Nel corso della deposizione uno dei massacratori del Circeo ha riferito eventi della propria gioventu' e della sua militanza nella destra.