La Scozia decide il suo futuro, urne aperte per il referendum sull’indipendenza
(AdnKronos) – Gli elettori scozzesi hanno iniziato a votare per il referendum sull’indipendenza. Gli elettori dovranno rispondere "Sì" o "No" alla domanda: "La Scozia dovrebbe essere un Paese indipendente?". Con 4.285.323 persone – il 98% dell’elettorato – registrate per votare, si prevede un’affluenza storica. Il risultato dovrebbe essere noto venerdì mattina.
"Il messaggio per è la Scozia, facciamolo ora… è l’opportunità che viene una volta solo nella vita e credo che questo si veda già dall’alto numero dei votanti", ha dichiarato Alex Salmond, primo ministro scozzese, ai giornalisti di fronte al seggio del villaggio di Strichen dove ha votato al referendum.
Il leader indipendentista si è recato a votare accompagnato da due elettrici, di 17 e 20 anni, al loro debutto elettorale (al referendum si può votare dai 16 anni in su). Con gli ultimi sondaggi che hanno descritto fino alla fine un testa a testa tra il fronte del ‘sì’ e del ‘no’, gli osservatori ritengono che saranno i giovani e le donne l’ago della bilancia. "Siamo nelle mani degli scozzesi – ha aggiunto Salmond mostrandosi confidente nella vittoria dei ‘sì’ – e non ci sono mani migliori per gli scozzesi che prendono il loro destino in mano".
In un tweet della Casa Bianca firmato "bo", ovvero il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, scritto mercoledì sera, si legge: "Il Regno Unito è un partner straordinario per l’America ed una forza positiva in un mondo instabile. Spero che rimanga forte, robusto e unito".
Si è schierato per il ‘sì’ il tennista Andy Murray , che rompe il silenzio e su Twitter si dichiara a favore dell’indipendenza: "Oggi è un grande giorno per la Scozia. La campagna negativa dei ‘no’ degli ultimi giorni ha cambiato totalmente il mio punto di vista. Sono impaziente di vedere i risultati. Facciamolo!".
Rappresentanti di partiti catalani si sono recati in Scozia per seguire da vicino il referendum sull’indipendenza. A guidare la delegazione di Convergenza democratica c’è l’eurodeputato Ramon Tremosa, insieme al Segretario per le Relazioni Internazionali del partito Victor Terradellas, e il vicepresidente dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa Marc Guerrero. Ma non è tutto. A Edimburgo, da martedì, si trova già una delegazione del governo basco e della maggioranza nazionalista che formano Pnv e Eh Bildu.