La Ue contro Google, eBay e Facebook: ‘Stop a violazione privacy entro il 2010’

31 Marzo 2009

Bruxelles, 31 mar. – (Adnkronos/Aki) – Bruxelles dichiara guerra ai siti Internet che raccolgono le informazioni personali di ignari utenti per mettere a punto pubblicita' mirate che fanno lievitare gli incassi. "Internet e' diventata una giungla e questo non va bene" ha attaccato il commissario Ue per la Protezione dei consumatori, Maglena Kuneva, durante una tavola rotonda con gli operatori del settore nella capitale belga.

Nel mirino della responsabile Ue motori di ricerca come Google, ma anche i social network come Facebook o i siti per lo shopping on-line come eBay. Oggi connettersi a Internet e' come rinunciare all'anonimato, osserva Kuneva, spiegando che i 'navigatori' non sempre sono consapevoli del fatto che se visitano un sito o fanno degli acquisti in rete permettono alle societa' di raccogliere informazioni su di loro in modo da creare dei profili ad hoc, poi usati per fare pubblicita' specifiche e dunque aumentare i profitti all'insaputa degli utenti.

"La gente non e' cosciente di questo, non sa chi ne raccoglie di dati e perche'" sottolinea Kuneva, aggiungendo: "i diritti fondamentali dei consumatori in termini di trasparenza, di controllo vengono violati e non puo' andare avanti cosi'". "Oggi vi metto in guardia – conclude – se non arrivera' una risposta chiara alle nostre preoccupazioni, noi agiremo. Non attenderemo un cataclisma per svegliarci". La Commissione dara' tempo ai gruppi sotto tiro fino al 2010 per mettere a punto misure su base volontaria, come dei codici di condotta, in caso contrario scendera' in campo con proposte normative.

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