Omicidio Garlasco, domani il pm chiederà il massimo della pena per Alberto.
Milano, 8 apr. – (Adnkronos) – Il massimo della pena per aver ucciso la fidanzata Chiara Poggi con l'aggravante della crudelta' e dei futili motivi. Domani il pm Rosa Muscio, insieme al collega Claudio Muscatelli, chiederanno che il delitto di Garlasco non resti un omicidio irrisolto.
Dopo la decisione della difesa dell'ex studente modello di ricorrere al rito abbreviato, la parola torna all'accusa pronta a dimostrare in due ore di requisitoria la colpevolezza del 25enne. Contro di lui un quadro indiziario definito "preciso e concordante": dalle scarpe immacolate, alle macchie con il Dna della vittima trovate sui pedali della sua bicicletta, alle impronte di Alberto miste al sangue di Chiara e a un alibi legato al computer che non regge. Un pc che costa ad Alberto anche l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico.
Al centro degli ultimi pettegolezzi, pero', c'e' anche il computer della vittima dal quale sarebbe emerso l'accesso a siti porno. Visioni che non sarebbero attribuibili a Chiara visto che il computer era nella disponibilita' della famiglia e spesso quando sono stati registrati la 26enne non era in casa. "Solo fango" per il legale Gian Luigi Tizzoni, che tutela gli interessi della famiglia Poggi, il quale e' pronto a chiedere un risarcimento di 10milioni di euro.
Sara' lui, dopo l'accusa, a prendere la parola e a ribadire le prove contro l'unico indagato. Per la prima volta, infine, sara' la volta della difesa che potra' dimostrare l'innocenza del suo assistito. Il professor Angelo Giarda e i fratelli Giulio e Giuseppe Colli sono pronti a ribattere alle accuse, fornendo tutti gli elementi per arrivare all'assoluzione. Il verdetto, che sara' pronunciato dal gup di Vigevano Stefano Vitelli, potrebbe arrivare nella prossima udienza prevista il 18 aprile. Quel giorno, pero', potrebbe anche decidere di chiedere una o piu' perizie che finirebbero con l'allungare i tempi della decisione.