Pakistan, lapidazione e taglio delle mani presto in vigore nella Valle dello Swat

03 Aprile 2009

Mingora, 3 apr. (Adnkronos/Aki) – Fustigazione per chi ha rapporti sessuali fuori dal matrimonio, taglio della mano per i ladri e lapidazione degli adulteri. Queste le pene che saranno presto introdotte nel sistema giudiziario della Valle dello Swat, distretto della provincia pachistana della frontiera nord-occidentale, dove da circa un mese è in vigore la sharia (legge islamica), in base all'accordo di pace stipulato tra governo e i talebani cosiddetti 'moderati'.

Ad annunciarlo è Sufi Muhammad, leader della fazione talebana Tehreek-e Nafaz-e Shariat-e Mohammadi (TNSM), il quale spiega oggi in un'intervista rilasciata al quotidiano inglese 'Guardian' che "queste sono le punizioni prescritte dall'Islam e nessuno può impedire che la legge di Dio venga applicata".

La decisione del governo di Islamabad di applicare la sharia nella Valle di Swat in cambio di una tregua è stata molto criticata dai governi occidentali, che l'hanno interpretata come un segnale di debolezza di Asif Ali Zardari, il presidente pachistano. Zardari intendeva con questa mossa isolare i ribelli più estremisti, in particolare quelli che fanno capo a Mullah Fazlullah, genero di Sufi Muhammad, e limitare ai talebani il sostegno di quella parte della popolazione più incline a ricevere il messaggio dei fondamentalisti islamici.

Un mese dopo la firma dell'accordo di pace, tuttavia, i talebani non sembrano aver deposto le armi: questa settimana i ribelli hanno occupato con la forza la casa di un parlamentare e hanno preso possesso di una miniera di smeraldi. Anche i 'successi' riportati dal governo, come ad esempio la riapertura delle scuole per ragazze e dei negozi presi di mira dai talebani, in particolare quelli che vendevano DVD, lascia pochi dubbi alla popolazione su quale forza detti legge oggi nel distretto. "Il 90 per cento degli abitanti della Valle dello Swat – spiega Zia-ud-Din Yusufzai, direttore di una scuola privata di Mingora – vorrebbero che i miliziani fossero sconfitti dall'esercito, ma questo è solo un desiderio, perché la popolazione crede che l'esercito di Islamabad non abbia intenzione di combattere i talebani". Ancora più drastico il commento di Aftab Alam, presidente dell'associazione degli avvocati di Swat, che spiega al quotidiano quale sia la vera agenda politica dei talebani, affermando che "vogliono fondare uno Stato autonomo".

L'idea di Alam non sembra del tutto lontana dalla realtà, come rivela il portavoce dei talebani di Swat, Muslim Khan, il quale svela al 'Guardian' il piano finale dei ribelli, dichiarando che "Swat è solo l'inizio. Successivamente la legge islamica dovrà essere adottata in tutto il Pakistan".

Exit mobile version