Polemica in Francia: treni troppo larghi, 50 milioni per adattare le banchine

21 Maggio 2014

Roma E’ polemica in Francia per i nuovi treni regionali, troppo larghi, che renderanno necessari lavori per adattare 1.300 banchine (su un totale di 8.700 banchine) su tutto il territorio nazionale per un costo stimato di 50 milioni di euro.

L’errore di progettazione, dei 182 treni Ter Regiolis ordinati ad Alstom e dei 159 treni Regio 2N ordinati a Bombardier, non sarebbe da attribuire ai costruttori ma alla Sncf che, al momento di passare l’ordine, non sarebbe stata in possesso dei dati relativi alle dimensioni di tutte le banchine in Francia.

Il sottosegretario ai Trasporti, Frédéric Cuvillier, ha annunciato ai microfoni di ‘France Inter’, che chiederà alla Sncf, le ferrovie dello Stato francese, e alla Rff, la società della rete, “di avviare un’indagine interna”.

Il presidente di Réseau ferré de France (Rff), Jacques Rapoport, ha sottolineato che questi lavori “non avranno alcun impatto” sul prezzo dei biglietti dei viaggiatori e per i contribuenti. Seppur riconoscendo di aver scoperto “un po’ tardi” il problema, Rapoport si è difeso ai microfoni della radio francese ‘Europe1’ affermando che il costo di questi lavori “rappresenta meno dell’1% della spesa annuale di Rff che si attesta a 8 miliardi di euro” e che era necessario “ammodernare” la rete.

“Dobbiamo rendere i nostri treni accessibili alle persone con mobilità ridotta. Le nostre banchine hanno 150 anni. Questi treni sono nuovi. Ogni volta che introduciamo nuovi treni dobbiamo modificare le nostre infrastrutture”, spiega il patron di Rff. Cuvillier sottolinea la necessità di “identificare il modo in cui le decisioni vengono prese. Non possiamo che rallegrarci se ci sono lavori di ammodernamento, di adattamento delle infrastrutture ma le decisioni devono essere prese in cognizione di causa e non per un errore”.

Per il ministro dell’Ecologia, Ségoléne Royal, questa vicenda “è sconcertante” e Sncf e Rff “devono fare chiarezza sulle ragioni che hanno portato ad assumere decisioni così stupide”. Per il segretario del Partito Socialista francese, Jean-Christophe Cambadélis, si tratta di una vicenda “allucinante. Penso che la responsabilità dei dirigenti è impegnata. Lo Stato dovrà prendere le sue responsabilità e trarre le proprie conclusioni. Quando c’è un errore che costa così tanti soldi si deve trarre delle conclusioni”.

Intanto in Francia sarebbero state già adattate 300 banchine: 600 dovrebbero esserlo entro fine 2014. I lavori proseguiranno fino al 2016 quando dovrebbero entrare in servizio i nuovi treni. 

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