Terremoto, è emergenza disabili: “Sono loro a soffrire di più dopo il sisma abruzzese”

11 Aprile 2009

Roma, 11 apr. – (Adnkronos) – Possano avere difficoltà a muoversi liberamente, vedere, udire, comunicare e perfino a comprendere appieno, i disabili sono più fragili degli altri in condizioni di disagio,"tanto più se le condizioni sono di assoluta emergenza, come quelle che si stanno verificando, in questi giorni, nei territori colpiti dal terremoto". A ricordalo, all'ADNKRONOS, è Giampiero Griffo, portavoce del Forum Italiano sulla Disabilità. Emblematico, ad esempio, è stato il caso di Eleonora, la giovane riminese sorda, rimasta sotto le macerie per 42 ore in seguito alla scossa sismica che ha distrutto il centro storico dell'Aquila. "I suoi soccorritori -sottolinea Griffo- cercavano di parlarle e attribuivano il silenzio in risposta a una condizione di shock". "Al momento – spiega – non abbiamo dati certi sul numero di persone disabili presenti nelle zone terremotate, ma siamo in costante contatto con la Protezione Civile, che ha creato un'apposita casella di posta elettronica a cui ci si puo' rivolgere: funzione.sanita@protezionecivile.it".

"Sappiamo che sono state colpite alcune sedi delle nostre associazioni. L'Aipd (Associazione Italiana Persone Down) dell'Aquila e' andata distrutta. Alcuni disabili -precisa il portavoce del Fid- hanno trovato rifugio presso nuclei familiari propri, oppure di amici e conoscenti, altri secondo quanto ci ha assicurato la Protezione Civile, nelle tendopoli. Sono state moltissime le disponibilita' all'accoglienza e all'invio di aiuti, sia in Italia che dall'estero. Ieri ci e' giunta dagli Usa un'offerta di ausilii ortopedici, carrozzine e materiale vario".

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