Tra scuola, tasse e rincari, in arrivo una stangata da 2mila euro a famiglia
(AdnKronos) – Al rientro dalle ferie una brutta sorpresa aspetta le famiglie italiane. L’autunno, infatti, porterà con sé anche una pesante stangata in termini di prezzi, tariffe e costi da sostenere, per un totale di 1912,37 euro di spesa. A lanciare l’allarme sono Federconsumatori e Adusbef, che hanno calcolato l’esborso che le famiglie dovranno sostenere tra settembre e novembre.
In particolare, l’osservatorio nazionale Federconsumatori ha calcolato l’importo che per la scuola, tra libri e metà del corredo scolastico, le famigle spenderanno in media 779,25 euro. Prezzi e tariffe in aumento non renderanno affatto facile il rientro dalla vacanze: l’associazione stima che per le bollette (acqua, luce, gas, telefono) il costo si aggirerà intorno ai 460,77 euro. Per il solo riscaldamento, si prevede un esborso di 285 euro.Per quanto riguarda le tasse, poi, gli italiani dovranno far fronte alla Tasi, il cui costo si aggirerà sui 231 euro, e la seconda rata della Tari, pari a 156,35 euro.
Sempre sul fronte scuola, sottolinea Federconsumatori, nel caso in cui le famiglie avessero figli che frequentano il tempo pieno, c’è da considerare anche la spesa per la mensa scolastica, per un totale di circa 205,50 Euro per tale periodo. Senza dimenticare, inoltre, che chi ha un figlio che frequenta l’università, dovrà sostenere anche la spesa per la prima rata delle tasse, con un importo medio di 326 Euro.
Cifre che secondo l’associazione non avranno ripercussioni negative solo sulle condizioni delle famiglie, ma incideranno in maniera grave sull’intero andamento della domanda di mercato, trascinando ulteriormente al ribasso i consumi e l’intero apparato produttivo.
"Bisogna intervenire con urgenza – commentano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef – per spezzare la grave spirale depressiva in cui la nostra economia langue ormai da anni".
Per questo, sottolineano Trefiletti e Lanutti, è indispensabile avviare un piano straordinario per il rilancio occupazionale, attraverso investimenti per lo sviluppo tecnologico, la ricerca e l’allentamento del patto di stabilità con gli enti locali per consentire la ripresa di interventi di modernizzazione e messa in sicurezza, a partire dalle strutture scolastiche ed ospedaliere.