Gli studenti per ritirare i biglietti hanno tre diverse modalità
Con la presente vorrei rispondere allo sfogo del sig. Migliaccio, comparso su codesta testata, dal titolo “Ritirare i biglietti per gli studenti? Un girone dantesco”, facendo alcune precisazioni e considerazioni. Il periodo di maggiore afflusso allo sportello delle agevolazioni tariffarie concesse dalla Regione è quello compreso tra il 1° gennaio e il 15 gennaio di ogni anno, in quanto gli studenti universitari decidono di ritirare i biglietti del treno prepagati per raggiungere le sedi di Torino e di Milano.
Gli stessi biglietti sono consegnati alla Regione da Trenitalia negli ultimi giorni di dicembre e pertanto sono resi disponibili all’utenza a partire dai primi giorni del mese di gennaio. Nel periodo suddetto sono sempre presenti allo sportello 2 operatori, numero ritenuto congruo a svolgere l’attività richiesta dall’ufficio, che riescono a soddisfare le richieste di circa 100 persone al giorno. La modalità di ritirare i biglietti prepagati allo sportello è una libera scelta dell’utente; evidenzio “scelta” perché l’amministrazione consente di ottenere l’agevolazione con altre due modalità: la prenotazione del viaggio on-line (con pagamento del biglietto pieno e rimborso automatico del 75% sul conto corrente dichiarato all’atto dell’iscrizione) oppure mediante acquisto del titolo di viaggio in stazione e richiesta della quota di agevolazione successiva (sempre mediante accredito del 75%).
Esistono quindi 3 modalità diverse per ottenere l’agevolazione: sicuramente quella scelta dal sig. Migliaccio, nell’”era della digitalizzazione informatica e della semplificazione” è quella meno automatizzata ed informatizzata. Lo sbigottimento che l’interessato ha letto nelle espressioni degli “usceri” presenti era probabilmente da interpretarsi come incredulità rispetto alla massa di utenti che comunque decidono di optare per la soluzione più gravosa, quella che determina il “girone dantesco”.
Se poi la contestazione è quella che scegliendo le altre modalità di agevolazione occorre anticipare l’intero prezzo del biglietto (e sottolineo anticipare e non pagare l’intero prezzo senza agevolazione, come sembra emergere dalla nota dell’utente), posso rispondere che tale agevolazione “da quarto mondo” viene concessa solo in Valle d’Aosta e che gli studenti delle valli piemontesi (realtà geograficamente analoghe alla nostra) lo fanno abitualmente senza ricevere alcuna agevolazione. In ogni caso, sarebbe possibile ovviare alle code “oscene” descritte dal sig. Migliaccio, acquistando semplicemente 4 biglietti in stazione per le prime due settimane di gennaio, richiedendone rimborso successivo, e recarsi allo sportello per chiedere gli altri biglietti prepagati nella seconda metà di gennaio con code più che dimezzate.
Colgo l’occasione per informare che due anni orsono l’amministrazione regionale aveva intrapreso la strada della completa informatizzazione del servizio, ipotizzando di garantire l’agevolazione solo mediante procedure online e quindi abolendo la distribuzione dei biglietti prepagati. La reazione dell’utenza fu brutale (circa 2000 firme di petizione su face book, distribuzione di volantini di condanna, ecc.) con l’accusa che erano state abolite modalità funzionanti e semplici; la conseguenza obbligata fu il ripristino delle condizioni precedenti con buona pace dell’informatizzazione e dello snellimento.
Che ora parte di quella stessa utenza contesti che l’amministrazione sia retrograda e non al passo coi tempi è francamente inaccettabile.Se poi, dopo queste precisazioni, il sig. Migliaccio continuerà a ritenere che scegliere liberamente di fare la coda per ottenere un’agevolazione tariffaria (perché di questo stiamo parlando) sia da ritenersi un’“oscenità” e che la qualità della sua vita sia condizionata da questo, non ho davvero altri argomenti per fargli cambiare idea.
Il Caposervizio del Servizio trasporti
Ing. Rossano Balagna