Anche a Nus malesseri fra i bambini dopo il pranzo consumato in mensa
Siamo un gruppo di genitori di alunni che frequentano la Scuola Primaria di Nus.
Giovedì 9 maggio molti dei nostri figli, al rientro da scuola, hanno accusato importanti sintomi gastrointestinali: in un primo momento ogni famiglia ha pensato ad una forma virale. Successivamente, confrontandoci con altri genitori, abbiamo appurato che il numero di bambini interessati era considerevole e che tutti avevano consumato il pranzo presso la mensa scolastica; il menù prevedeva, nello specifico, gnocchi al pomodoro, carpaccio di mocetta con parmigiano e rucola e insalata di carote.
La nostra preoccupazione è ulteriormente aumentata leggendo le notizie relative alla mensa di Montjovet, nella quale sono stati segnalati gli stessi malesseri, legati ad un pasto simile. Non è la prima volta che, nel corso di quest’anno scolastico, alcuni bambini subiscono le conseguenze di pasti qualitativamente inadeguati. Trattandosi di un servizio al quale i genitori affidano i propri figli e dal quale dipende il loro benessere, siamo sconfortati e, allo stesso tempo, arrabbiati.
Ci troviamo, inoltre, in una situazione molto difficile: la mensa, per alcune famiglie, è irrinunciabile ed è impensabile che si debba temere per la sicurezza dei bambini. Se poi consideriamo che si tratta di un servizio a pagamento, in qualità di consumatori non accettiamo che i prodotti somministrati non siano conformi alle norme igienico-sanitarie, anche perché, vista la fascia d’età, i bambini non sono sempre in grado di riconoscere autonomamente eventuali alterazioni dei cibi. Nei giorni scorsi alcuni genitori si sono premurati di inoltrare le dovute segnalazioni agli organi competenti e confidiamo che la situazione venga urgentemente presa in considerazione, per evitare che si verifichino nuovamente episodi simili, nella nostra mensa o in quella di altre scuole, che potrebbero avere conseguenze anche più gravi.
Un gruppo di genitori