Con le ciaspole alla scoperta degli angoli più nascosti della Valdigne

05 Dicembre 2019

Siamo nel comune di La Salle. Lasciando la macchina in frazione Challancin partiamo, ciaspole ai piedi, lungo la poderale indicata con il segnavia giallo numero 2 in direzione del Col du Bard.
Il punto di partenza merita già la gita, in quanto tra la vista sul Monte Bianco sullo sfondo e, in primo piano, le caratteristiche case di legno e pietra della nostra regione, ci sentiamo già dentro una cartolina! Esattamente quello che ci si immagina e si sogna di vivere quando si va in montagna.
La ciaspolata inizia facile su una strada poderale che attraversa zone aperte alternate a roveti e muretti a secco. I pendii ricoperti dalla neve iniziano subito a svelarci il mondo nascosto che vive in queste zone, e che riusciamo a indovinare grazie alle tracce lasciate sul manto candido. Le tracce di lepre e capriolo la fanno da padrone. Nella stagione invernale gli erbivori hanno necessità di spostarsi molto per cercare un po’ di cibo. Chi sceglie di non andare in letargo o avere una tana dove rintanarsi, può fare affidamento solo sulle riserve di grasso accumulate durante la bella stagione o sulle poche opportunità che l’inverno offre. Nei dintorni di arbusti o rocce, dove la neve può lasciare spazio a qualche ciuffo d’erba secca, troviamo una concentrazione di tracce e, a seconda della loro forma e dimensione possiamo risalire al proprietario.

Con un paio di piccoli tornanti, in 30 minuti circa si superano queste zone aperte per avvicinarsi al bosco. Qui, sulla destra parte un sentiero più ripido e stretto che risale la montagna. Prendendo questa via in un attimo ci si ritrova all’ombra degli alberi, ma si è coccolati dal loro abbraccio caloroso. In questa stagione infatti si può maggiormente notare la differenza tra spazi aperti e spazi chiusi. Gli alberi essendo vivi, hanno del calore al loro interno, come si deduce dalla neve spesso sciolta intorno alla base dei tronchi, e inoltre aiutano ad arrestare il vento. Tutto questo permette, a volte, un po’ di tregua dal freddo dell’inverno. Ora il sentiero sale ripido e incontra diverse piante centenarie. Con un po’ di fortuna tracce di scoiattolo rosso e martore incrociano i nostri passi e la cincia dal ciuffo ci dà il ritmo della camminata con il suo canto.

In circa 30/40 minuti si arriva ad incrociare di nuovo la poderale. Una volta raggiunta si gira a destra e in poco tempo si arriva al piccolo villaggio di Arpilles. Qui l’atmosfera è stupenda. Tutto tace e tutto sembra immobile da tempo. Il Monte Bianco domina imponente. Il sole si affaccia timidamente dietro le montagne del versante opposto. Le case, tutte risistemate, sono addormentate, come la maggior parte degli esseri viventi che qui hanno scelto di vivere. E’ un luogo dove poter respirare e trovare un po’ di serenità. Dietro di noi il sentiero continua in direzione del Col du Bard, ma per questa volta ci accontentiamo. Per ridiscendere prendiamo la strada poderale che con un giro ad anello, ci permette di rientrare alla macchina, facendoci passare in zone diverse senza affrontare discese ripide e pericolose.
Al nostro rientro una buona cioccolata calda è quello che ci vuole dopo aver passato tutto il giorno a spasso con il Bianco e aver giocato nella neve!

Date previste: Sabato 7 Dicembre , o tutto l’inverno su richiesta
Dislivello: 256 m
Quota di partenza: 1623 m
Quota di arrivo: 1879 m
Tempo di percorrenza: giornata intera
Info e prenotazioni info@guide-trek-alps.com

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