Al via la bonifica di quattro siti orfani in Valle d’Aosta
La Regione investirà 2,1 milioni di euro con fondi Pnrr nella bonifica di quattro siti orfani, ovvero potenzialmente contaminati, in cui non è stato avviato o concluso il procedimento di messa in sicurezza ambientale, sul territorio della Valle d’Aosta. L’intervento concerne in particolare le ex aree industriali Ilssa Viola (500 mila euro) di Pont-Saint-Martin e l’area Balzano a Verrès (700 mila euro); a queste si sommano e l’area a sud dello Stadio Comunale di Châtillon (400 mila euro) e le aree adibite a deposito incontrollato di scorie da attività metallurgica (500 mila euro) ancora a Pont-Saint-Martin. Mentre per le prime due il soggetto realizzatore sarà la società Vallée d’Aoste Structure, dei restanti due cantieri si occuperanno i rispettivi comuni, il tutto sotto la supervisione della Struttura organizzativa economia circolare, rifiuti, bonifiche e attività estrattive.
“Stiamo procedendo a trattare i siti che rientrano nel Piano rifiuti approvato l’anno passato, tra cui anche questi quattro per i quali possiamo beneficiare di un finanziamento da parte del ministero della Transizione ecologica – racconta il dirigente regionale Luigi Pietro Bianchetti -. Non si tratta di grossi lavori di bonifica del suolo bensì soltanto di miglioramento delle condizioni generali di tali tre zone”.
Mentre le ex aree industriali Ilssa Viola contemplano una superficie pari a 500 metri quadri sulla destra orografica del Torrente Lys nei pressi della confluenza con il fiume Dora Baltea, il secondo sito di Pont-Saint-Martin si colloca sulla strada per località Ivery e ha una ampiezza di 5 mila metri quadri; l’area posta a sud dello stadio di Châtillon, in frazione Chameran, misura 3 mila metri quadri, mentre l’area Balzano di Vèrres, in frazione Gare, misura addirittura 28.836 metri quadri.
“Dopo una fase di indagine progettuale preliminare, potremmo capire meglio quali sono gli interventi specifici e operativi da mettere in atto – anticipa ancora Bianchetti -. Essi partiranno già il prossimo anno per poi concludersi indicativamente tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026”.
L’area Balzano di Verrès sarà sottoposta a messa in sicurezza preventiva, ma manterrà la propria vocazione industriale iniziale; dopo l’esportazione di eventuali cumuli di terreno o materiali contaminati, gli altri tre siti saranno lasciati a utilizzo pubblico auspicabilmente ambientale o agricolo.