La discarica di Brissogne chiuderà i primi tre lotti dal 1° gennaio 2025, con avvio della gestione post-operativa. L’esaurimento dell’ultimo lotto slitta al 2034 grazie ai nuovi sistemi di raccolta rifiuti.
Il Comitato della Convenzione di Berna ha adottato una proposta della Commissione europea che modifica lo status di protezione del lupo da “specie di fauna strettamente protetta” a “specie di fauna protetta”.
A dirlo il rapporto redatto dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente. La Valle d’Aosta rimane la regione con la percentuale più bassa di consumo di suolo, anche se in lievissima crescita: 2,16 per cento.
La Valle d'Aosta avvia nuovi sondaggi, fino a 400 metri di profondità, nella piana di Aosta per mappare le riserve idriche sotterranee. Indagini cruciali per prevenire future crisi idriche.
A dirlo è l'Arpa. Grazie ad un inverno più ricco di precipitazioni e a una primavera più fredda la perdita è stata "meno severa", ma i ghiacciai - in particolare il Rutor ed il Timorion - "denotano una costante tendenza al ritiro”.
"Sorprendente la disinvoltura con cui si lancia un progetto, senza gli opportuni approfondimenti, e poi di fronte alle critiche e alle difficoltà oggettive si fa precipitosa marcia indietro" evidenzia il gruppo consiliare di Progetto civico progressista. Per VdA Aperta: "Una buona notizia per la popolazione e per l’ambiente".
La Valle d’Aosta registra l’aumento più alto della Tari in Italia nel 2024: +20,3 percento rispetto al 2023. Spesa media di 365 euro per famiglia. A dirlo il rapporto 2024 dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva.
Le due associazioni “chiedono con fermezza la revoca di tutti gli atti amministrativi di concessione e rinnovo relativi alla gestione della discarica di rifiuti speciali inerti di Pompiod, nonché la sua bonifica e chiusura definitiva”.
La classifica è ancora provvisoria ma il vallone dell'alta Val d'Ayas è in cima alla classifica dei luoghi valdostani candidati con oltre 2.300 voti. Votazioni aperte fino al 10 aprile.
Ieri sera all'Univda esperti di diversi settori si sono confrontati sugli impatti che il cambiamento climatico sta avendo sull’equilibrio ambientale e della sicurezza del territorio montano.
Legambiente ironizza: "In Valle d’Aosta abbiamo visto più ruspe che camosci". E sui lavori per creare un invaso per l'innevamento artificiale spiega: "Si è distrutto un archivio naturale e antropico, un ecosistema altamente fragile, importante e tutelato”.
Meno di un centinaio i giovani e meno giovani presenti alla manifestazione, organizzata in occasione dello sciopero nazionale nato per chiedere azioni concrete per l'emergenza climatica.
La spedizione, venerdì 11 e sabato 12 ottobre, insieme al Comitato Glaciologico Italiano (CGI) e al Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano.